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Tamara Lunger a un mese dall’incidente ai Gasherbrum: “Grazie vita”

Tamara Lunger torna a parlare a un mese dall’incidente che ha messo fine alla spedizione ai Gasherbrum con Simone Moro. Quattro settimane che le sono state necessarie per metabolizzare l’accaduto e tornare a sorridere.

Il 19 gennaio scorso i due alpinisti, partiti alla volta del Pakistan per tentare la traversata dl Gasherbrum I e II, hanno deciso di chiudere la spedizione a causa della caduta di Moro in un crepaccio sul plateau sopra il ghiacciaio dei Gasherbrum, a seguito del crollo del ponte di neve sotto i suoi piedi. Tamara è rimasta ferita dalla corda con cui stava assicurando Simone.

Pochi giorni dopo l’accaduto, l’alpinista altoatesina si era mostrata serena, nonostante le difficoltà di movimento di un pollice, ringraziando sui social i tanti follower che hanno inviato loro messaggi di incoraggiamento. Ma nel profondo sembra essere ancora scossa dalla vicenda. Dopo giorni di silenzio mediatico, è riuscita a esprimere pubblicamente i suoi pensieri, condividendo con il mondo il suo senso di rinascita.

“Esattamente un mese fa accadeva l’incidente che ha cambiato il corso della nostra spedizione. Adesso mi viene da dire che in parte anche della nostra vita. Come sempre succede dopo un momento terribile come quello che abbiamo vissuto, in cui non sei sicuro di ritornare alla vita di tutti i giorni. O addirittura di ritornare.
La cosa più bella che ho portato a casa? La conferma che siamo stati un team veramente unito in quei momenti di lotta per la sopravvivenza.

Dopo un primo ovvio momento di panico, chiarezza, determinazione, concentrazione e lavoro di squadra hanno preso le redini del gioco e, tutto ciò, visto ora, mi fa venire ancora oggi la pelle d‘oca!!! E mi fa capire che noi esseri umani ci muoviamo e concentriamo troppo nelle cose inutili e a volte perdiamo il focus per le cose veramente essenziali e importanti. Anche se mi sembra che non ci penso più e che ho lasciato in quei luoghi tutto quanto, in realtà quell’incidente lavora dentro di me. Mi ha regalato tanti punti di domanda nella mia vita e so che adesso mi devo dare il tempo per rispondere! Grazie vita“.

A corredo del messaggio la Lunger ha anche pubblicato delle foto inedite dell’incidente, che mostrano la ferita riportata alla mano, la sua disperazione e il sorriso rincuorante di Simone Moro.

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