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Sanguineti, Cavalli e Dell’Agnola tornati a casa. Il racconto e le foto dell’avventura in Antartide

Marcello Sanguineti, Gian Luca Cavalli e Manrico Dell’Agnola sono tornati a casa dall’Antartide. Il bilancio è sotto tutti i fronti certamente positivo per la spedizione scientifica, esplorativa e alpinistico.

Ricerca scientifica

Durante la permanenza in Antartide è stato effettuato il campionamento del manto nevoso in varie zone, partendo dai ghiacciaio a livello del mare e procedendo a intervalli regolari di quota crescente. Un’operazione che consentirà un’analisi della presenza di nuovi inquinanti anche in funzione dell’altezza e non solo in base all’area geografica. L’attività scientifica è stata svolta nell’ambito della collaborazione di Marcello Sanguineti (del Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi – DIBRIS – Università di Genova) con il progetto di ricerca dell’Istituto di Scienze Polari (ISP) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, coordinato da Marco Vecchiato.

Alpinismo

Successo anche per l’attività alpinistica, con l’apertura di due vie: “Via della Seta”, su una vetta battezzata “Cima Cocoon”, e “Terzo Paradiso” (700m, AI5, M5), sulla Gateway Ridge.

Terzo paradiso è la più bella delle nostre realizzazioni durante questa trasferta oltre la “fin del Mundo”, che ha richiesto 18 ore di scalata non-stop – ci racconta Marcello -. Si tratta di un condensato di alpinismo sull’Anvers Island, un’isola che si tuffa in mare con enormi seraccate. In questa via nel cuore dell’incredibile ambiente antartico, le goulotte di ghiaccio si alternato a tratti di misto, i funghi ritagliano angoli di mare dove spuntano balene e le cornici di neve sembrano arabeschi disegnati da un gigante-artista che vive nel continente ghiacciato. In vetta il panorama spazia sulle grandi montagne dell’Anvers Island (i Mount Français e la sua Bull Ridge, il Mount Agamennon, il Rennie, il Mount Williams) e, dalla parte opposta, oltre il Neumayer Channel, arriva fino alle montagne della Wiencke Island, dal Wall Range al LuigiPeak e alle Fief Mountains. Tutto intorno fiordi ghiacciati, iceberg alla deriva, insenature e baie delimitate da seraccate impressionanti. E poi, la sensazione incredibile di aver iniziato la scalata dal mare, piantando le piccozze mentre i ramponi erano ancora lambiti dall’acqua salata!”.

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Un commento

  1. Adesso come faranno a sopportare la vita domestica quotidiana??
    Splendide foto, ma la verita’ complessiva e’ solo patrimonio di vita spesso inesprimibile.

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