Cronaca

M49, smentiti gli spari verso l’orso. Anche dall’Alto Adige ordinanza di cattura. Costa: “Non ammazzatelo”

Dopo settimane di silenzio, in questi ultimi giorni di agosto si stanno facendo più insistenti le notizie dell’orso M49, fuggito lo scorso 15 luglio dal Centro Faunistico del Casteller dove era stato portato a seguito della cattura.

M49 in Alto Adige

Gli avvistamenti hanno confermato il plantigrado in spostamento verso nord, in direzione dell’Alto Adige, tanto che nelle ultime ore è stata preparata un’ordinanza di cattura dal governatore Arno Kompatscher in cui è consentito l’abbattimento in caso M49 diventi pericoloso per l’uomo.

A tal proposito, nella giornata di lunedì si era diffusa la notizia di un attacco dell’orso ad una roulotte di passo Oclini, in Val di Fiemme. La Provincia autonoma di Trento, si legge nel comunicato diffuso, “smentisce le voci relative al tentativo da parte dell’orso M49 di rovesciare il mezzo sul quale la scorsa notte si trovavano gli operatori che si occupano di un gregge di pecore, recintate con materiale apposito fornito dalla Provincia per la prevenzione dei danni da lupo. L’animale si è aggirato nei pressi della roulotte (questa è un’ipotesi, dato che nessuno lo ha visto) e ha rovistato in un sacco di rifiuti, rompendolo. Questo è quanto è stato accertato dal personale del Corpo forestale del Trentino che ha seguito la situazione sul posto per tutta la notte e ha raccolto personalmente la testimonianza dei due pastori che occupavano la roulotte”.

Smentito anche il fatto che siano stati sparati in direzione dell’animale alcuni proiettili di gomma da parte dei forestali, i quali hanno invece esploso due colpi in aria nell’ipotesi che l’orso potesse trovarsi vicino dato il nervosismo dei cani pastore.

Confermati invece i danni arrecati da M49 a un apiario e la predazione di un vitello in zona passo del Lavazè, nella provincia di Bolzano.

L’appello del Ministro Costa

Leggo che Papillon, cioè l’orso M49, si sia definitivamente allontanato dalla provincia di Trento dove su di lui c’è un’ordinanza di cattura e abbattimento e stia dirigendosi in quella di Bolzano. Questa è una buona notizia se però la Provincia Autonoma di Bolzano non metterà a rischio la sua vita” scrive il ministro dell’ambiente Sergio Costa.

Adesso invito la provincia di Bolzano a non creare allarmismi controproducenti – continua Costa – Mi aspetto, in un sano rapporto cordiale e istituzionale, di ricevere presto notizie dal presidente Arno Kompatscher per attivare Ispra che è e sarà sempre pronta ad affiancare il territorio con tutta la sua competenza e disponibilità. Invito pertanto a non emettere ordinanze che mettano in pericolo la vita di Papillon. Lasciamo parlare i tecnici e non le suggestioni”. “Io – conclude il ministro dell’Ambiente – rinnovo il mio appello: non ammazzatelo”.

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2 Commenti

  1. Visto che non siamo in grado di provvedere alla sua sopravvivenza portandolo in qualche riserva e non riusciamo neanche a proteggere il bestiame dai suoi attacchi, è giusto che l’orso spari a noi, in quanto siamo noi che gli diamo fastidio; non per niente abbiamo invaso noi le montagne.

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