Spedizione polacca in partenza per il GVI
È partita ieri dalla Polonia per il Pakistan la squadra di quattro alpinisti che tenteranno nelle prossime settimane di scalare il Gasherbrum VI. A comporre il team: Jerzy Natkański (capo spedizione), Jacek Czech, Jarosław Botor e Dominik Malirz. La spedizione è sponsorizzata dalla Fondazione Kukuczka.
I polacchi proveranno a raggiungere la cima della montagna (6.979 m, sebbene in alcune fonti risulta essere 7003 m) scalando la parete sud.
Il GVI risulta ad oggi ancora inviolato, nonostante diversi tentativi nel corso degli anni. La prima notizia in merito risale al 1986, quando Maria Luisa Ercalani dichiarò di aver raggiunto la cima partendo dal ghiacciaio Duca degli Abruzzi. Come riporta anche l’American Alpine Journal, l’ascesa non è mai stata confermata. Nel 1993, in solitaria, ci provò il tedesco Walter Hölzler dal versante sudest: l’alpinista fu però costretto a ritirarsi a causa del pericolo valanghe a 200 metri dalla cima. Ci riprovarono nel 1998 per la medesima linea i francesi Nicolas Bonhomme, Jean-Paul Cache e Jean-Noël Urban: l’intenzione era si arrivare in vetta e scendere con gli sci. Raggiunti i 6900 metri, Bonhomme venne ucciso da una valanga. Dieci anni dopo, nel 2009, i portoghesi Paulo Roxo e Daniela Teixeira provarono a raggiungere la vetta dal versante nordest fermandosi a 60 metri dalla cresta sommitale a causa delle pessime condizioni. Ultimo tentativo nel 2016: Ralf Dujmovits e Nancy Hansen sono arrivati ai 6500 m della cresta sudovest, prima di rinunciare per lo stato della parete, che non consentiva di assicurarsi in modo sicuro.