Alpinismo

4K Alps, espugnati tutti i Breithorn

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ZERMATT, Svizzera —  Li avevamo lasciati che si dirigevano verso il Monte Rosa. Li ritroviamo con cinque cime in più e un po’ d’attrezzatura in meno, andata perduta in una slavina. Michele Compagnoni e Franz Nicolini, i protagonisti di 4K Alps hanno raggiunto dodici cime in dodici giorni.

E’ un bottino di tutto rispetto quello raggranellato dai due, nella prima frazione della loro rincorsa ai quattromila delle Alpi. Soprattutto perchè il tentativo è stato messo a dura prova dalle precarie condizioni meteorologiche della settimana scorsa.
 
La loro scalata di venerdì verso le cime del Monte Rosa, per esempio, è stata interrotta sul nascere al Plateu Rosa: i due alpinisti hanno dovuto voltare i tacchi a causa del cattivo tempo e della visibilità zero.
 
Riescono però nel loro obiettivo il giorno successivo. Mettendo a segno il concatenamento di tutti e quattro i Breithorn (Breithorn West, 4.165 metri; Breithorn Centrale. 4.160 metri; Breithorn Est 4.141 metri; Gemello del Breithorn Est, 4.106 metri) e la cima della Roccia Nera (4.075 metri). Ma con una valanga di mezzo.
 
“Le precarie condizioni meteorologiche e l’instabilità del manto nevoso ci impongono spesso delle modifiche al programma iniziale – racconta Nicolini -. Negli ultimi giorni, ci è capitato di assistere a forti nevicate in quota e di procedere con visibilità praticamente nulla, nonché di essere coinvolti nel distacco di una valanga durante la discesa dal Breithorn.”
 
Oltre a complicare il cammino dei due alpinisti, la slavina si è portata via uno sci e parte della loro attrezzatura.
 
Ma Compagnoni e Nicolini, nonostante la fatica, non mollano. Rimpiazzati i materiali perduti, riprenderanno la loro corsa agli 82 quattromila delle Alpi da scalare in 80 giorni. 
 
Una corsa resa ancora più lunga e ardua dalla scelta di scalare le numerose cime di confine rimanendo il più possibile sul versante italiano. Anche a costo di allungare a dismisura i collegamenti tra le scalate, per i quali i due hanno rinunciato a ogni supporto motorizzato. Li percorrono sempre in bici, con le pelli di foca o a piedi.
 
Sara Sottocornola

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