Giovane cordata tutta italiana alla conquista di una nuova via sul monte Ushba
Due giovani alpinisti dell’Associazione per lo sport di montagna Chiodo Duro –nata a cavallo fra Ticino e Lombardia, e dal 2014 attiva su tutto l’arco alpino nella chiodatura di nuove vie di arrampicata e nella manutenzione delle vie esistenti- hanno deciso di intraprendere una temeraria spedizione in Georgia, con l’obiettivo di trovare una linea da scalare interamente in libera sul pilastro est della leggendaria vetta del monte Ushba, con successiva traversata alla vetta ovest.
La partenza è fissata per la metà di marzo, la durata della spedizione sarà di oltre sei settimane.
Il Monte Ushba, 4710 mslm, non è la vetta più alta della catena montuosa del Caucaso ma, con il suo profilo severo, è considerata un simbolo dell’alpinismo di difficoltà: le poche vie aperte in epoca sovietica sono rimaste in buona parte irripetute, forse per via del mistero che circonda questa regione selvaggia, nella quale gli alpinisti non possono contare su nessun tipo di supporto esterno.
La parete sarà affrontata con puro stile alpino, andando a scontrarsi con gli esigenti itinerari tracciati nella parete (il piu facile TD fino a ED+)
Si procederà con un acclimatamento e ricognizione della zona i primi 7 giorni, per trovare le possibili vie di ascesa e disegnare la linea da intraprendere
LA SQUADRA
Matteo Pasquetto
Classe 1993, di Varese, aspirante guida alpina lombarda. Nonostante la sua giovane età ha maturato grande esperienza sulle Alpi, sia come rocciatore che come alpinista poliedrico negli ambienti di quota. Ha ripetuto numerose vie in solitaria e grandi salite nell’ arco alpino, fra cui, ad esempio, la famosa parete Nord dell’ Eigher e numerose altre importanti ascese.
Fabrizio Calebasso
Classe 1986. Alpinista ticinese polivalente, porta con se l’esperienza di molteplici salite su tutto l’arco alpino, coronando tutte le vette oltre i 4mila su suolo elvetico. Amante delle sfide, sempre alla ricerca di nuovi obiettivi, predilige le via di roccia in alta quota.
Questa si che sembra un’avventura degna di nota, il Monte Ushba è una vetta severa… Complimenti a entrambi. In bocca al lupo!
Ma se uno è svizzero e l’altro italiano, come fate a dire cordata tutta italiana?
Obiettivo ambizioso e dure. Grandi anche soltanto ad averlo. A proposito del fatto che gli alpinisti forti ce li abbiamo