Antartide: prima traversata "wild"
ROSS ICE SHELF, Antartide — Nuova pagina nella storia dell’esplorazione antartica. La firmano Ryan Waters, americano, e Cecilie Skog, norvegese, che ieri hanno completato la prima traversata del Polo Sud in completa autonomia: hanno percorso 1800 chilometri con gli sci, senza mai fare ricorso ad aiuti esterni. Così la Skog ha realizzato il sogno che per anni aveva condiviso con il marito Rolf Bae, scomparso sul K2, sotto i suoi occhi, durante il tragico crollo del seracco il 1 agosto 2008.
I due hanno superato 1800 chilometri di ghiaccio e un dislivello di oltre 3000 metri, con temperature fino a 45 gradi sottozero e raffiche di vento fino a 45 nodi.
Secondo quanto riferito da Explorersweb, che ha seguito passo passo la spedizione, tutti gli altri esploratori che hanno compiuto la traversata del Polo Sud in precedenza si sono appoggiati ai cani, o a delle vele che li spingevano sugli sci sfruttando la forza del vento. Waters e la Skog invece no, hanno sempre sfruttato soltanto la loro forza, proseguendo con gli sci e tutto il carico necessario alla loro sopravvivenza. Mai una volta hanno ricevuto aiuti o rifornimenti esterni.
Un’impresa simile, completamente wild, era stata compiuta solo al Polo Nord, da Rune Gjeldnes e Torry Larsen, che avevano traversato l’Oceano artico nel 1997 in 109 giorni.
La Skog, unica donna ad aver salito le 7 summits, il K2, e raggiunto sugli sci i due poli, è guida alpina e infermiera professionista. Dopo un anno di stop e di crisi dovuta alla perdita del marito nella tragedia sul K2, a cui lei è sopravvissuta miracolosamente, è tornata in campo con Waters in Antartide. E ha portato a casa il più bello dei risultati.
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Map courtesy of http://www.humanedgetech.com