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Trento, multe ai pirati in motoslitta

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TRENTO — Maximulte per i pirati in motoslitta che guidano sulle piste da sci e vagano sulle montagne senza la necessaria autorizzazione. Almeno sulle Dolomiti trentine. La provincia di Trento infatti, avrebbe pronto un disegno di legge volto a disciplinare il traffico delle moto sulla neve e limitarlo a chi le usa per lavoro: gestori di malghe, rifugi e ristoranti in quota, oltre che, naturalmente, ai soccorritori.

Tempi duri per gli amanti delle motoslitte. Un nuovo provvedimento è in arrivo, infatti, sulle Dolomiti per regolamentare il traffico delle moto sulla neve, che ne limiterà notevolmente la circolazione, almeno in alta quota.

Secondo quanto riferisce il quotidiano La Repubblica, la Provincia di Trento avrebbe preparato un disegno di legge che concederà l’autorizzazione a muoversi in motoslitta in alta quota solo a gestori di malghe, rifugi e ristoranti raggiungibili solo in motoslitta o gatto delle nevi. Oltre che, ovviamente, ai soccorritori.

Mille euro di multa a chi viaggerà senza autorizzazione su pascoli, sentieri, mulattiere, ghiaioni e piste da sci. "Solo" 500 invece, per chi sarà colto scorrazzare sule strade forestali.

Un provvedimento del genere del resto, non è certo il primo in Italia. Norme simili hanno disposto per esempio il Sindaco di Cortina, sempre in Dolomiti, e quello di Madesimo, questa volta nelle Alpi centrali lombarde.

Una risposta che piacerà forse ai tanti che negli ultimi tempi si lamentavano del passaggio indiscriminato dei veicoli a motore sulla neve, per via del rumore, dell’inquinamento e, non ultimo, della pericolosità. Turisti, escursionisti, ma anche e guide alpine e professionisti della montagna, che da tempo denunciano una carenza nella regolamentazione che concerne le motoslitte.

Valentina d’Angella

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