Alpinismo

Madagascar: i Ragni aprono Rivotra Mahery (8a+). Il racconto di Marco Maggioni

Testo di Marco Maggioni da ragnidilecco.com

 

La topo della via @Marco Maggioni, Ragni di Lecco

L’anno scorso erano stati altri amici dei Ragni a proporre come destinazione il Madagascar ma, per svariati motivi, abbiamo poi optato per la Yosemite Valley. Quest’anno, circa a febbraio, Matteo (Giga), che desiderava da tempo salire sulle ripide pareti dello Tsaranoro, mi chiede se fossi interessato ad andare con lui in Madagascar per ripetere qualche bella via e, dopo aver contattato anche Dimitri, decidiamo tutti e tre di portare con noi anche trapano e spit. 

L’obiettivo diventa quindi quello di tentare di aprire una nuova via, anche se non sapevamo bene in quale punto delle pareti dato che di linee ce n’erano già parecchie. Il 21 luglio partiamo. Dopo tre giorni di viaggio, arriviamo a Tsarasoa Camp alle 8 di mattina. Sistemiamo i bagagli nella tenda e dopo una brevissima consultazione del libro delle relazioni, Dimitri individua un’ipotetica linea che si trova sulla parete dello Tsaranoro Atsimo.

Partiamo immediatamente per studiare più da vicino il tracciato ma… sbagliamo subito sentiero! Torniamo indietro finché, dopo aver imboccato la strada giusta, arriviamo alla base della parete per binocolare e cercare gli appigli in un mare di placche di granito.Il giorno dopo, seppur pieni di dubbi sulla fattibilità della cosa, iniziamo a chiodare. Dopo due giorni abbiamo avuto un momento di sconforto perché non sapevamo se gli spit ci sarebbero bastati e per alcune difficoltà tecniche incontrate fino a quel momento. Teniamo duro e decidiamo di proseguire sulla via intrapresa e dopo altri cinque giorni di apertura e 700m di scalata siamo riusciti ad arrivare in cima allo Tsaranoro Atsimo riuscendo a dedicare tutto il resto del tempo rimasto alla scalata in libera dei 16 tiri con grado massimo fino all’8a+ .

Siamo molto contenti del risultato perché riusciti ad aprire dei tiri bellissimi su cristalli e roccia ottima dall’inizio alla fine. Abbiamo chiamato la via Rivotra Mahery che significa “vento forte” in lingua malgascia perché il vento è stato con noi ogni giorno in parete, regalandoci un buon grip durante la scalata ma facendo patire il freddo a chi faceva sicura e foto.

Dedicata a Tuavina e Mys due amici del villaggio dove alloggiavamo.

 

 

Foto in alto @Marco Maggioni

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