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Tibet, due russi dispersi per valanga

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PECHINO, Cina — Stavano scattando delle fotografie sulla Siguniang Mountain, un massiccio di seimila metri del Sichuan, quando una slavina si è staccata dal pendio sovrastante e li ha travolti in pieno. E’ accaduto a due trekkinisti russi, Igor Sherstnev e Anfisa Krasheninina, che dopo quattro giorni dall’incidente risultano ancora dispersi nella zona.

Secondo quanto riferito dall’agenzia ChinaTibet, la coppia si trovava laggiù insieme ad altri due connazionali, Sergey Iyagin e Andrey Mikhalchenko, che sono sopravvissuti alla valanga. Uno dei due, in realtà, era rimasto semisepolto dal distacco di neve, ma l’altro è riuscito a liberarlo.

L’incidente dovrebbe essere avvenuto mercoledì, ma i due pare siano riusciti ad avvertire le autorità cinesi chiedendo soccorso soltanto sabato.

La comunicazione non è stata facile, perchè nessuno dei due sopravvissuti parlava inglese nè cinese. I problemi di lingua, secondo quanto riferito dal Sichuan Mountaineers Club, hanno rallentato le operazioni così come la scarsa precisione del programma di trekking dei russi, che non hanno lasciato nessuna indicazione precisa del loro percorso.

In ogni caso già sabato, una squadra di 30 soccorritori è salita sulla montagna in cerca dei dispersi, ma non ha trovato nulla a causa del maltempo e delle forti nevicate in corso. Le autorità cinesi hanno proseguito le ricerche sia ieri che oggi, ma la speranza di ritrovarli vivi, dopo tanti giorni al gelo, è sul punto di svanire.

"Stiamo cercando a circa 5.100 metri di quota sul Luotuo Peak (Camel Peak) – ha detto Lin Li, segretario generale del Sichuan Mountaineers Club – ma tutti i sentieri sono sepolti dalla neve e con la tempesta in corso non riusciamo ad individuare il luogo preciso dell’incidente".

 

Sara Sottocornola

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