ISLAMABAD, Pakistan — Trentasei iniziative in campo scientifico che spaziano dal trattamento delle gemme alle stazioni di monitoraggio atmosferico in alta quota, dagli impianti di trasformazione della frutta alla coltivazione dei prodotti locali con tecnologie verdi, dalla capacità di fare impresa allo sviluppo sostenibile, alla scolarizzazione. Sono questi gli ingredienti del progetto Seed, messo in campo dal Comitato Evk2Cnr e approvato nei giorni scorsi dal governo pakistano.
L’accordo è stato firmato nella sede del Dipartimento Affari economici del governo pakistano. I rappresentanti del Pakistan Italian Debt for Development Swap agreement (PIDSA) hanno dato il via libera al progetto congiunto, che ha come obiettivo “lo sviluppo economico,sociale e ambientale” delle Northern areas del paese asiatico.
Con i recenti accordi internazionali, il debito da 120 milioni di dollari che il Pakistan aveva nei confronti dell’Italia è stato trasformato in attività di cooperazione fra i due paesi. In questo caso, il Pakistan ha convertito 10 milioni del vecchio debito in attività di tutela, ricerca scientifica e sviluppo socio-economico, da sviluppare in concerto con gli italiani.
L’ambasciatore italiano in Pakistan, Vincenzo Prati, e il Segretario della Divisione Affari economici del Pakistan Farrakh Qayyum si sono congratulati con i rappresentanti del Comitato EvK2Cnr e il Prorettore della Karakorum International University Najma Najam per l’iniziativa intrapresa. Il contratto per l’esecuzione del progetto Seed è stato firmato di fronte alla stampa da Marco Marchetti, rappresentante italiano del PIDSA, unità di supporto tecnico.
Nei prossimi anni, Seed sarà il progetto più importante per lo sviluppo socio-economico della regione pakistana di Gilgit-Baltistan. Regione che ospita la possente catena montuosa del Karakorum, la seconda montagna più alta della Terra, il K2, e molti dei ghiacciai più grandi del mondo. L’abbondanza di fauna selvatica rara, ne fa uno degli ecosistemi di montagna più belli e unici del pianeta.
Grazie a questo nuovo impulso, Seed porterà avanti gli sforzi di conservazione, avviati da diverse organizzazioni e dipartimenti governativi nel corso degli ultimi due decenni, e la realizzazione del Central Karakorum National Park, che comprende K2, Rakaposhi, il Baltoro, Hispar, e Biafo Glaciers.
Il Comitato Evk2Cnr ha trovato il partner ideale nella Karakorum International University (Kiu) con cui condivide visione e approccio. Si tratta dell’università locale del Gilgit-Baltistan che ha il compito di sostenere lo sviluppo della regione mediante l’insegnamento e l’educazione scientifica ai giovani, per rendere le loro capacità e loro conoscenze utili per lo sviluppo socio-economico e ambientale del territorio.
Negli ultimi 20 anni, il Comitato EvK2CNR ha sostenuto il Gilgit-Baltistan con competenze scientifiche, attraverso lo sviluppo della comunità, il miglioramento del settore del turismo, la conservazione del patrimonio culturale e facilitazione delle piccole imprese. Tutto ciò in collaborazione con le organizzazioni partner e vari dipartimenti da Italia, Pakistan e Gilgit-Baltistan stesso.
Tutti progetti approvati da Pakistan e Italia, un impianto di trasformazione della frutta (la regione è ricchissima di albicocche, che finiscono per lo più sprecate vista la mancanza di un sistema che permetta alla popolazione locale di utilizzarle al meglio). Al di là dell’impianto in sé, si tratta del primo tentativo di fare impresa in una regione importante dal punto di vista geopolitico, ma afflitta da una povertà endemica.
“Si tratta di un tentativo importante – spiega il presidente del Comitato EvK2Cnr, Agostino Da Polenza -. Questi interventi non influiscono sui meccanismi politici e culturali della popolazione locale, ma portano benessere. Le attività imprenditoriali sono asettiche. Per questo possono coinvolgere più facilmente la popolazione locale. Si tratta dell’embrione di un processo produttivo molto significativo, che punta a trasferire conoscenze e opportunità”.
L’installazione di questo impianto ha già dato una scossa alla regione, a livello giuridico. La prima “impresa” occidentale nelle Northern areas ha spinto il governo locale a modificare taluni aspetti burocratici e giuridici, dando un impulso legislativo senza precedenti.
Il Comitato EvK2Cnr ha avuto l’opportunità di catalizzare le sue diverse esperienze sul campo ed estenderle su larga scala attraverso una rete di collaborazioni. Il progetto Seed ha partner di attuazione in Italia e Pakistan. Si va dall’Aga Khan Rural Support Program del Baltistan, al WWF Pakistan, alla Mountain and Glacier Protection Organization, alla direzione del Department of Forest e Central Karakorum National Park, al Dipartimento di meteorologia pakistano, al Club Alpino Pakistano, alla Karakorum International University, alle diverse università italiane che hanno partecipato a vario titolo al progetto.
Con Seed, il Comitato EvK2Cnr ha raccolto lo spirito che caratterizza la PIDSA: una vera e propria collaborazione tra l’Italia e il Pakistan per lo sviluppo delle sue regioni più remote ed emarginate.
Nella foto, l’ambasciatore Prati si congratula con il rappresentante di Evk2Cnr Ryaz Ul Assan