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Confortola sul Tresero con 120 persone

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SANTA CATERINA VALFURVA, Sondrio — Marco Confortola, 50 ragazzi e 70 adulti hanno raggiunto la vetta del monte Tresero domenica scorsa. Lo ha comunicato lo stesso alpinista valtellinese, motore dell’iniziativa promossa dalla sua associazione "Lo Sport è Vita". Con lui c’erano anche membri del Cai Valfurva, del Soccorso alpino e delle Guide alpine.

Centoventi persone, tra cui una cinquantina di bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie della Valfurva, sono salite, domenica scorsa, sulla cima del Pizzo Tresero, nel gruppo dell’Ortles-Cevedale. Protagonista della scalata l’alpinista valtellinese Marco Confortola, che ha organizzato la giornata attraverso la sua associazione "Lo sport è vita".
 
Il gruppo di partecipanti, che oltre ai ragazzi comprendeva anche numerosi genitori, i rappresentanti del Cai Valfurva, del Soccorso alpino e delle Guide lpine della Valfurva, si è ritrovato prima dell’alba al rifugio "Arnaldo Berni" al Passo Gavia. Da qui, alle prime luci del giorno, la comitiva è partita alla volta del Tresero dove è arrivata in cima intorno alle 10, dopo 3 ore e 30 di cammino.
 
Sono rimasti in vetta un’ora, durante la quale Confortola ha chiaccherato con i ragazzi parlando del valore dello sport, soprattutto di quello in montagna. Con loro sulla vetta ha intonato i canti "Signore delle cime" e "La montanara", che l’alpinista racconta di aver cantato sul K2 quella tragica notte della scorsa estate, mentre si trovava a 8400 metri di quota senza ossigeno.
 
"L’impegno con il quale i ragazzi della mia valle hanno salito la cima simbolo della Valfurva mi ha quasi commosso – dice l’alpinista -, spero tanto che questa giornata abbia dato loro emozioni forti che solo la montagna se vissuta con i veri amici ti può dare. Questo era lo scopo di questa iniziativa: far conoscere ai ragazzi come è bello salire su una montagna e soprattutto fargli capire che gli obiettivi si raggiungono solo se inseguiti con passione e dopo un duro lavoro".
 
 
 
Valentina d’Angella

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