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Il clima uccise gli orsi delle caverne

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OSLO, Norvegia — Orsi giganti, che vivevano nelle grotte e si cibavano perlopiù di vegetali. Si è sempre pensato che gli orsi delle caverne, che abitavano le montagne europee diversi millenni fa, si fossero estinti per mano dell’uomo. Ora, invece, questa verità storica viene smentita: pare che la colpa sia del clima, e dell’arrivo dell’Era Glaciale.

Gli orsi delle caverne erano una specie molto diffusa nel Pleistocene, un’epoca geologica che ha inizio 1,8 milioni di anni fa. Pesavano più di una tonnellata ed erano molto più grandi sia degli orsi polari sia degli orsi Kodiak, la specie più grande di orso bruno, che supera i 3 metri e mezzo d’altezza.

Si sono estinti circa 28mila anni fa, e si è sempre pensato che la causa fosse l’uomo, che li cacciava per procurarsi cibo e pellicce. Un recente studio internazionale, invece, sembra dimostrare che gli orsi delle caverne sono scomparsi alcuni millenni prima di quanto si credeva, a causa di un repentino cambiamento del clima che si è raffreddato portando all’assideramento le piante da frutto e i vegetali di cui si cibavano.

Si tratta di una ricerca di scienziati austriaci e inglesi pubblicata sulla rivista Boreas. Secondo alcune ricerche basate sulla datazione dei fossili al carbonio, gli orsi delle caverne sarebbero scomparsi nell’era glaciale insieme ad altri grossi mammiferi come il mammuth, il leone delle caverne e il cervo gigante.

"Le nostre analisi dimostrano che gli orsi delle caverne furono tra i primi a estinguersi – dice Martina Pacher dell’Università di Vienna -. Gli errori degli studi precedenti sono dovuti a degli errori di datazione e ai campioni analizzati, che contenevano anche fossili dei comuni orsi bruni".

Resta ora da chiarire il perchè gli orsi bruni siano arrivati ai giorni nostri e quelli delle caverne no. Anche se gli esperti sembrano attribuire la loro sopravvivenza a questioni di alimentazione, dopo questa ultima scoperta.
 

Sara Sottocornola

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