Alpinismo

K2, vetta a sorpresa per Egocheaga?

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Updated ISLAMABAD, Pakistan — Nessuno se l’aspettava. Ma sembra che domenica mattina alle 7.30 l’alpinista basco Jorge Egocheaga abbia raggiunto la vetta del K2. Se la notizia fosse vera, Egocheaga avrebbe raggiunto il suo decimo ottomila e battuto sul tempo tutti gli altri alpinisti che pare stiano programmando l’attacco alla cima per questo weekend, Gerlinde Kaltenbrunner compresa. Ma qualcuno, dal campo base, ha già insinuato dei dubbi sulla sua effettiva vetta.

La notizia della cima di Egocheaga era arrivata lunedì dal compagno Martin Ramos, che l’aveva pubblicata sul suo blog. I compagni di spedizione di Egocheaga raccontano di essere saliti con lui dallo sperone Abruzzi, e di averlo aspettato a campo 3 mentre lui saliva in cima. Per scendere, dalla vetta al campo 3, Egocheaga avrebbe impiegato solo 3 ore e mezza. La versione è stata confermata ieri dallo stesso alpinista.

"Sono stanco, ma sto bene – ha detto Egocheaga in una telefonata satellitare a casa -. Sono arrivato in cima domenica mattina alle 7.30 e sono tornato a campo 3, dove mi aspettavano i miei compagni per rientrare al base. Ora sono qui con loro e li aiuterò nel loro tentativo di vetta".

A quanto pare Egocheaga sarebbe arrivato in vetta completamente solo. Tutte le altre spedizioni al campo base del K2, infatti, sono in attesa della finestra di bel tempo prevista per questo fine settimana. Ma tra loro, c’è chi che contesta la vetta di Egocheaga, per ora non supportate da alcuna foto.

"Da quello che ho capito – ha detto Christian Stangl, l’austriaco che cerca il record di salita sul K2, ad Explorersweb -, è probabile che Jorge si sia fermato a 8.570 metri, perchè sopra le condizioni erano troppo pericolose". Cosa confermata anche dallo spagnolo Santiago Quintero, che ha scritto di essersi svegliato, domenica mattina in parete, tra un mucchio di neve fresca. "Ho pensato che Jorge fosse matto a tentare con quelle condizioni – ha scritto Quintero -. Perdipiù era solo. Ma se ce l’ha fatta, davvero merita tutti i nostri complimenti".

Ogni dubbio sarà probabilmente fugato soltanto al rientro a casa degli spagnoli. Stangl, ora, si trova ora al campo base, e sta valutando le previsioni meteo. Riguardo il suo tentativo, ha fatto sapere che deciderà sul momento. "Se le condizioni lo permetteranno – ha detto Stangl – farò il mio tentativo di salita e discesa in 24 ore. Se mi renderò conto che è pericoloso, salirò normalmente facendo tappa a campo 3".

Ferma anche Gerlinde Kaltenbrunner, che si trova al K2 per inseguire il suo 13esimo ottomila. "Partiremo dal base mercoledì o giovedì – ha scritto oggi la Kaltenbrunner -. Abbiamo aspettato che i jet stream si calmassero. Le previsioni per i prossimi giorni sono buone".
 
Ma, cronaca a parte, il pensiero dell’alpinista austriaca in questo momento è tutto per Cristina Castagna. "La mia amica Cristina è precipitata sul Broad Peak – scrive la Kaltenbrunner -. Siamo tutti consapevoli dei rischi di scalare in alta quota, ma la perdita di Cristina, in questo momento, per me è molto difficile da affrontare. Sarà sempre nel mio cuore".

Egocheaga, medico, ha 40 anni ed è uno degli alpinisti più attivi in Spagna. Era il compagno di cordata di Iñaki Ochoa, scomparso lo scorso anno sulla Sud dell’Annapurna.

Sara Sottocornola 

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