
Pelvoux express: tre linee estreme, mille metri di dislivello ciascuna, un solo giorno per concatenarle. È l’ultima impresa firmata da Nicolas Jean, guida alpina francese e specialista del ripido, che ha dato spettacolo sul versante settentrionale del Pelvoux, nel massiccio degli Écrins. Con quasi 4.000 metri di dislivello positivo e negativo e dieci ore di danza verticale, il francese si è portato a casa un exploit notevole.
Il menu del giorno? Tre linee estreme quasi mai scese: il Couloir Nord Ovest des Cavales (5.4) di cui ha fatto la prima ripetizione, il Couloir Chaud (5.3/5.4) di cui ha effettuato la prima discesa con gli sci e infine il Couloir Mettrier (5.3/5.4) il più estetico, diretto dalla vetta del Pelvoux, una linea elegante scesa per la seconda volta da Jean. Il tutto in condizioni primaverili ideali: neve trasformata, rigelata perfetta al mattino, poi firn da sogno in discesa.
Jean ha affrontato il giro in senso orario partendo da Ailefroide: sci in spalla fino all’attacco delle Cavales, salita al colle e prima discesa nel versante Nord. Da lì risalita al Col du Pelvoux, discesa nel Chaud (tecnico e spesso ghiacciato, ma quel giorno in condizioni rare) e ultima risalita per il Mettrier fino ai 3.946 metri del Pelvoux. Gran finale con l’omonimo ghiacciaio e ritorno a valle.
Un tour de force fisico e mentale, ma soprattutto una dichiarazione d’amore per un certo modo di vivere la montagna: minimalista, rispettoso, artigianale. Niente show, niente droni, solo neve, pendii e silenzio. “L’idea era costruire una bella linea logica, concatenare vie classiche in un’estetica d’insieme” ha raccontato. Missione compiuta, monsieur Jean.