Cronaca

Vajo dell’Orsa: famiglia rimane bloccata nella notte nella forra

BRENTINO BELLUNO, Verona – Ieri sera passate da poco le 21 è scattato l’allarme per 5 persone, 2 adulti  e 3 bambini, non rientrati dal Vajo dell’Orsa. Non appena i carabinieri di Torri del Benaco e Peri hanno ritrovato una macchina a monte, all’altezza dell’entrata della forra, e una a valle parcheggiata appositamente all’uscita, è stato chiaro che il gruppo era ancora all’interno della gola.IMG-20160905-WA0010

La macchina dei soccorsi si è quindi velocemente messa in moto: una squadra rapida di tre tecnici del Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico del Veneto è subito entrata nel vajo dall’alto, da Fraine; una squadra del Soccorso alpino di Verona è avanzata lungo il sentiero che costeggia l’orrido in sinistra orografica anche per fare da ponte radio, vista l’assenza di copertura adeguata per le comunicazioni, mentre  una seconda squadra si portava sulla destra otografica per escludere la possibilità che i 5 all’ultimo momento avessero optato per i sentieri presenti da quella parte; una squadra del Gruppo forre del Trentino con un medico e una del Soccorso speleo di Verona con un infermiere sono infine partiti dal basso, dove un percorso consente di arrivare a una buona altezza del canyon.Il timore era che uno di loro si fosse fatto male e che si trovassero da tanto tempo in acqua.

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Photo @ CNSAS Veneto

Fortunatamente al primo contatto vocale hanno risposto che stavano tutti bene. Raggiunti prima dalla squadra dall’alto, e successivamente da quelle arrivate dalla valle, in un tratto asciutto della forra, le condizioni dei 5 sono state verificate dal personale sanitario. Non avevano alcun problema ed è stato concordato con la Centrale operativa del 118 di Verona che non fosse necessario l’invio dell’ambulanza. I cinque, 43 anni lui, 32 anni lei, due ragazzini di 10 anni e uno di 11, veronesi, assicurati ciascuno a un tecnico, sono stati guidati in un punto in cui è possibile sforrare e aiutati a salire lungo un tratto in parte attrezzato per poi guadagnare il sentiero e tornare alla macchina.

Il gruppo era partito attorno alle 15, non completamente attrezzato, e poco oltre la metà della gola, durante una calata di circa 12 metri (il Salto della testuggine) la loro corda era rimasta incastrata. Non avrebbero potuto proseguire oltre perché li attendeva ancora una sequenza di calate tecniche. Il Vajo dell’Orsa è considerato una forra di media difficoltà, in genere nei periodi estivi non presenta grosse portate d’acqua, ma è molto lunga e articolata, con poche vie di fuga ed estesi tratti incassati nelle pareti irraggiugibili dall’alto. L’intervento si è concluso alle 3.40.

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