È estremamente in forma, forte e soprattutto è realistico. Queste sono le caratteristiche che cita Ueli Steck quando Stefan Nestle gli domanda cosa ne pensa della prossima impresa di Killian Jornet.
Ovviamente ci vogliono le condizioni giuste ed un po’ di fortuna, anche perchè “se tenti questi progetti tanto ambiziosi, hai più possibilità di fallire rispetto a quando sali seguendo la via normale con l’ossigeno”, ma nonostante ciò la Swiss Machine crede che lo spagnolo possa farcela.
Una valutazione non basata sul nulla, ma su una conoscenza tra i due nata proprio in Himalaya: nel 2015, mentre Steck attendeva una finestra per tentare il Nuptse, i due trascorsero un po’ di tempo a correre e scalare nella valle del Khumbu; poi al ritorno salirono la parete nord del Eiger.
Ha quindi dei buoni motivi per ritenere che l’impresa di Jornet non sia una follia, ma che lo skyrunner abbia tutte le carte in regola per riuscirci: e se non ce la farà quest’anno, sarà l’anno prossimo.
(Fonte Adventure Sports – blogs.dw.com/adventuresports)