Montagna.TV

Azzurri d’Italia: medaglia a Confortola

immagine

SANTA CATERINA VALFURVA, Sondrio — "Sono onorato di far parte degli atleti azzurri, sono onorato di questa medaglia: un riconoscimento per il soccorso che ho prestato sul K2. Devo davvero ringraziare il Presidente Gianfranco Baraldi e tutta la commissione del Coni che ha deciso di conferirmela". Parole sentite e accorate quelle di Marco Confortola, l’alpinista valtellinese sopravvissuto a quella tragica notte d’agosto sul K2, a cui è appena stata assegnata la medaglia d’oro per meriti sportivi dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia.

E’ fiero Confortola. Fiero e contento. Più che della medaglia, del fatto che finalmente il mondo dello sport stia facendo chiarezza su quanto accaduto quel 1 agosto, quando sul K2 11 alpinisti persero la vita in una clamorosa catena di sventure ed errori.
 
"Da quando sono tornato a casa ho notato che la stampa italiana si è concentrata molto sulle mie condizioni di salute, sullo stato dei miei piedi – ha dichiarato l’alpinista valtellinese -. Ma forse più che di questo bisognava parlare di cosa è successo quella notte. Parlare di quei soccorsi durante i quali ha perso la vita il mio amico Gerard McDonnell, l’alpinista irlandese che era con me".
 
"Gerard è morto perchè io gli ho chiesto di aiutarmi a cercare di salvare gli altri – continua Confortola -. Io ho avuto la fortuna di scamparla, lui no. Il suo gesto non deve passare sotto silenzio. Sono onorato di far parte degli atleti azzurri, e di aver ricevuto questa medaglia".
 
"Un giorno – racconta l’alpinista – sono venuti a trovarmi in ospedale l’onorevole Valerio Carrara e il presidente Baraldi. Mi hanno chiesto di raccontare la storia di quella notte e io ho parlato loro di quei terribili eventi, e soprattutto di Gerard, che mi ha dato una mano nei soccorsi e che per questo atto di generosità è morto. Sono rimasti colpiti da tutto questo, perchè un soccorso a 8.100 metri non è semplice, perchè per lo ore passate a cercare di aiutare gli altri, io ho perso le dita dei piedi".
 
"Poi il mio racconto è arrivato anche al Cio e al Coni, e quest’ultimo ha deciso di premiarmi con la medaglia al merito sportivo".
 
Il riconoscimento è stato consegnato sabato scorso a Roma. Durante la cerimonia è stato riletto il racconto di Confortola di quella notte, poi, su richiesta dello stesso alpinista, è stato dedicato un applauso a McDonnell.
 
Nella Capitale, insieme al valtellinese, c’era anche Barbara Baraldi, divenuta nel frattempo manager di Confortola. "La ringrazio per il grande aiuto che mi sta dando in questi giorni di impegni e dolorose terapie mediche" ha detto l’alpinista.
 
Presente a Roma anche un giornalista del New York Times, che ha annunciato di voler scrivere un libro sul K2 in cui racconterà la storia di Confortola.
 
 
Valentina d’Angella
 
 

Exit mobile version