Scienza e tecnologia

L’Himalaya cresce grazie ai monsoni

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PHOENIX, Arizona — I monsoni aiutano le montagne himalayane a crescere. Questa la nuova scoperta di un gruppo di geologi americani dell’Arizona State University, secondo i quali le vette più alte del mondo sarebbero paragonabili al formaggio brie: la "crosta" esterna più dura, con un interno roccioso più morbido, su cui agirebbero appunto gli effetti dei venti caldi umidi.

Fino a poco tempo fa gli scienziati pensavano che la lenta e continua crescita delle vette himalayane fosse la causa dell’intensificazione della portata dei monsoni dell’Est asiatico, che soffiano caldi e umidi dall’Oceano Indiano contro le montagne. Oggi invece un nuovo studio realizzato da un gruppo di geologi dell’Arizona State University sosterrebbe il contrario, o meglio che venti e monti contribuirebbero reciprocamente alla crescita di entrambi.
 
La notizia è resa nota dal National Geographic. La ricerca americana avrebbe notato una coincidenza nella crescita nel corso delle ere della catena himalayana e dei monsoni: monti e venti tra i 23 milioni e 10 milioni di anni fa avrebbero subito contemporaneamente uno sviluppo repentino e considerevole, e la contemporaneità appunto non sarebbe casuale.
 
"E’ una storia complicata – sostiene Kip Hodges, uno degli autori della ricerca, che formula un originale paragone tra le montagne e il formaggio brie -. La crosta del formaggio è come la roccia superficiale dell’alto Plateau tibetano. Sotto il primo strato però ci sarebbe un altro tipo di roccia, più morbida, come il formaggio, suscettibile alle calde temperature. Questo strato è molto in profondità, ed è riscaldato anche dal calore prodotto dall’interno della terra".
 
In sostanza secondo la teoria, quando cadono le piogge sgretolano le rocce in superficie, favorendo in questo modo quelle sottostanti, che possono così salire. Nel momento in cui si intensificano le precipitazioni, automaticamente si intensificano anche i processi di crescita della montagna, visto che il materiale in profondità può risalire verso l’alto più velocemente.
 
Gli studiosi avrebbero trovato conferme alla loro ipotesi in diverse analisi svolte sulle montagne tra Cina, India e Pakistan. Ma rimane molto difficile ricostruire la situazione antecedente al periodo di maggiore crescita dei monsoni e dell’Himalaya.
 
Valentina d’Angella

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