Cronaca

Albanese arrestato sulle piste da sci

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BERGAMO — Se ne stava tranquillo a sciare con la convivente sulle montagne dell’Aprica. I carabinieri che l’hanno arrestato l’hanno trovato proprio lì, con gli sci in spalla al termine di una discesa. E dire che lui è, secondo le indagini, un pluriomicida albanese, accusato di aver assassinato a coltellate due connazionali nel Bergamasco.

I particolari sono emersi durante il processo a carico di Almir Harunidetto, 32enne albanese che secondo la procura di Bergamo sarebbe il responsabile del duplice delitto di Ranica, avvenuto il 15 marzo 2006. Quel giorno gli inquirenti trovarono due albanesi massacrati a coltellate sul monte della Maresana, alle porte di Bergamo.
 
Secondo il racconto fatto dai carabinieri all’udienza, il presunto assassino era stato messo sotto intercettazione telefonico. Accortosi, aveva deciso di fuggire in Grecia con la convivente. Pochi mesi dopo però, era rientrato in Italia con un passaporto falso – polacco – e si era stabilito a Corteno Golgi, nei pressi dell’Aprica (provincia di Brescia). Ma i carabinieri non l’hanno perso di vista. E nel marzo del 2007 l’hanno arrestato proprio al termine di una sciata.
 
E dire che l’albanese non era nuovo a guai con la legge. Analizzando il dna trovato sul luogo dell’omocidio di Ranica, i carabinieri hanno scoperto che si trattava dello stesso codice genetico trovato sulla scena di un altro duplice omicidio, consumato a pistolettate 8 anni prima, nel 1998, a Osio Sotto.
 
Anche in quel caso le vittime erano due albanesi, freddati all’esterno di un bar. Per questo episodio il processo è già iniziato da tempo. Ma è tuttora fermo per la difficoltà nel trovare testimoni da portare in aula.  

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