Alpinismo

Nanga: sole al base, nubi sopra i 6000

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ISLAMABAD, Pakistan — “Walter e Simon non sono ancora partiti perché attorno alla loro tenda c’è ancora un’area di perturbazione come anticipato ieri dalle previsioni meteorologiche. Ma la situazione sta velocemente migliorando e al campo base c’è il sole”. Queste le parole di Maurizio Gallo, che pochi minuti fa ha ricevuto una chiamata da Walter Nones al campo base della parete Rakhiot del Nanga Parbat.

“Siamo ancora in mezzo alle nubi –  ha detto Nones a Gallo -. Non ci siamo fidati a partire perché non vediamo nulla”. La voce era preoccupata, la voglia di scendere, tanta.
 
“Fino a un paio d’ore fa pioveva – ci ha raccontato Gallo -. Ma ora qui al base c’è il sole e vediamo benissimo il ghiacciaio. La nebbia ha iniziato ad alzarsi già da un po’, ma purtroppo è rimasta ancora qualche nube a quote superiori ai 6.000 metri”.
 
Nones e Simon Kehrer hanno bivaccato a circa 6.600 metri di quota. Secondo gli accordi presi ieri sera, dovrebbero scendere di altri seicento metri sul ghiacciaio per raggiungere il punto in cui potrà recuperarli l’elicottero.
 
 
Sara Sottocornola
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