Cronaca

Studenti travolti dalla valanga: stop alle ricerche. Si indaga il professore.

[:it]LES DEUX ALPES, Francia – I soccorritori hanno interrotto le ricerche di eventuali altri sciatori travolti dalla valanga che mercoledì pomeriggio ha investito un gruppo di studenti liceali di Lione. Le vittime accertate sono un ragazzo di 14 anni, una ragazza di 16 ed uno sciatore ucraino di 57 anni, che non faceva parte del gruppo. I feriti confermati sono anch’essi tre: due alunni ed il professore.

È proprio sul ruolo del professore che la gendarmeria si sta concentrando, cercando di capire il motivo della decisione che ha portato l’uomo a condurre i propri studenti sulla pista nera, al momento chiusa al pubblico, provocando la valanga.

I ragazzi e professore, saliti con la seggiovia del “Diable”, hanno infatti deciso di imboccare la pista vietata, su cui le recenti nevicate avevano depositato 15 cm di neve fresca non ancora assestata. Secondo le autorità locali, il pericolo era ben segnalato ed il passaggio era bloccato agli sciatori mediante reti e cartelli.

“Il motivo per cui l’insegnante li ha portati su una pista chiusa è qualcosa che l’inchiesta giudiziaria stabilirà”, ha affermato il Ministro francese della Gioventù e dello Sport Patrick Kanner all’emittente Europe 1.

Il Procuratore di Grenoble, Jean-Yves Coquillat, ha informato che per il momento il professore di ginnastica è stato messo sotto misure cautelari, presso l’ospedale dove è ricoverato tutt’ora per le ferite riportate a seguito della valanga, ed è indagato per omicidio colposo. Tale decisione si è resa necessaria al fine di poter interrogare l’uomo, anche in virtù delle nuove informazioni arrivate alla Procura, dopo che un testimone ha raccontato alla gendarmeria che, sopra i liceali, stava sciando un altro gruppo di 15 persone, proprio nel punto dove la valanga si è staccata.

Deux-Alpes--m_3549531bLa pista nera Bellecombe era chiusa da inizio stagione a causa della mancanza di neve, ma dopo le nevicate degli ultimi giorni, seguite da bel tempo, molti sciatori avevano deciso di ignorare i segnali di pericolo.

“La gente certamente ignora troppo spesso gli avvertimenti relativi alla sicurezza, spesso quando si sente brava tecnicamente. Pensiamo sempre di essere più forti della natura.” ha affermato sulla questione Jean-Paul Bonnetain, Prefetto di Grenoble.

Didier Bobillier, direttore generale del complesso sciistico di Les Deux Alpes, ha affermato che nuove misure “repressive” non sono necessarie, almeno fintanto che le persone rispettano la segnaletica sulle piste: “Abbiamo 470 chilometri di piste ed è molto difficile controllare ogni punto di accesso. Gli sciatori devono seguire le istruzioni impartite dai professionisti, che valutano tutti i rischi. Nessuno dovrebbe avventurarsi nei fuoripista o in piste che sono chiuse.”

Nel frattempo il sindaco di Mont-de-Lans, comune in cui Les Deux Alpes si trova, ha chiesto un minuto di silenzio nel pomeriggio di ieri in omaggio alle vittime ed il Presidente Francois Holland, in una nota dell’Eliseo, ha espresso alle famiglie la solidarietà e le condoglianze di tutta la nazione.

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