Alpinismo

Broad: tentativo fallito, Moro abbandona

Updated ISLAMABAD, PAKISTAN — Stavolta la montagna è stata più forte anche del coriaceo alpinista italiano. Simone Moro ha fallito il tentativo di raggiungere la vetta del Broad Peak, sfiorando così la prima salita invernale dell’ottomila pakistano. La scalata del bergamasco si è fermata a 247 metri dalla cima. Ecco il racconto e le immagini, foto e video.

Peccato, davvero un peccato. Simone è andato vicino alla grande impresa ma un meteo, che dir infame è dire poco e certo fra i peggiori degli ultimi 30 anni, ha condizionato quasi tutta la sue spedizione in terra pakistana.

Ieri invece no. Come al gioco del gatto con il topo, la montagna ha concesso una finestra di bel tempo, facendo assaporare a Moro il gusto del successo per poi toglierglielo sul più bello. "Questa volta è proprio finita – racconta Simone – in un modo che definirei agrodolce. Sono arrivato a 7800 metri a soli 247 metri dalla cima. Tempo fantastico, condizione buonissima ma… erano le 14,00 quando mi trovavo a quella quota".

"E’ stato difficilissimo non farsi prendere dalla foga e dal risultato storico che avrebbe rotto 22 anni di tentativi dei migliori alpinisti del mondo" spiega il bergamasco. "Ma se ti trovi alle 14 a 7800 metri, sai benissimo che sulla cima ci sarai alle 16 e questo è un orario mortale soprattutto d’inverno. Con 2 ore rimanenti di luce è garantito il bivacco e d’inverno in Karakorum significa la fine".

Mostrando una freddezza e una capacità d’analisi che spesso è mancata – con conseguenze drammatiche – a molti, il bergamasco ha scelto con rammarico di non rischiare la pelle. "Azz… ero così vicino, la vedevo la vetta ma vedevo anche la parte razionale di me che mi richiamava ad usare la testa e non le gambe".

Il K2, lì vicino, su cui si sono consumate fior di tragedie, ha guardato la salita dell’alpinista bergamasco. E forse proprio il ricordo di quelle disgrazie ha consigliato prudenza a Simone. D’altronde, la situazione non consentiva alternative. "Quadrat aveva dato forfait per problemi di freddo ai piedi – racconta ancora Moro – Shaheen era stanco, ma io avevo ancora energie da spendere ma, in che direzione? Non sono stato molto a pensare, la risposta saggia era ovvia: dietrofront.

Poi la discesa prima a campo 3 e  poi verso campo 2 perchè le previsioni davano vento forte in arrivo. "Al buio, verso le 19,00, tutti e tre eravamo stanchi ma salvi nella nostra tenda a 6300 metri di campo due. Stamattina poi ognuno alla sua velocità siamo scesi al campo base dove i nostri tre amici ci hanno accolto abbracciandoci e dicendoci “near summit, near summit! Great, in winter!!”.

E così il Broad Peak continua a conservare la sua fama di montagna impossibile almeno d’inverno. La vetta resta inviolata, la leggenda continua… 

 
 
 
 

 

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