Cronaca

Veneto, 13enne molestata nei boschi

MAROSTICA, Vicenza — Drammatica vicenda quella accaduta ieri sulle montagne vicentine. Una ragazzina di 13 anni è stata sequestrata e molestata da un operaio di 44. Riuscita a fuggire, è precipitata in una scarpata dove poi l’hanno trovata i soccorsi, allertati da un amichetto.

L’ha fermata mentre giocava in bicicletta su un piazzale con un amichetto. Le ha raccontato un po’ di storie, si è spacciato per assessore comunale, e poi le ha offerto dei soldi perchè l’accompagnasse a Breganze dove sosteneva di non essere mai stato. La piccola ha accettato ed è salita in macchina.
 
L’uomo si è diretto immediatamente sulle montagne, nella zona di Pradipaldo, poi ha arrestato la macchina in una zona defilata e ha estratto un coltello. Sotto le minacce sono iniziate le molestie, da cui la ragazzina è riuscita a fuggire solo qualche ora dopo, approfittando di un attimo di distrazione del suo aguzzino.
 
La poveretta è riuscita a scappar fuori dall’auto e nella fuga è caduta in una scarpata erbosa: questa è stata la sua salvezza. L’uomo infatti non è più riuscito a trovarla e se n’è tornato a casa, dove i carabinieri lo avrebbero trovato poco dopo, con il coltello e il motore dell’auto ancora caldo.
 
Tutto merito dell’amichetto della ragazza, che stava giocando con lei in bicicletta quando l’uomo si è avvicinato con l’auto. Appena la ragazzina si è allontanata con quell’uomo, lui, insospettito, ha prontamente preso il numero di targa e poi è tornato a casa raccontando tutto alla mamma.
 
La donna ha provato a telefonare sul cellulare della ragazzina, lei è riuscita solo a dire "Non lo so, stiamo andando in montagna" e poi la comunicazione si è interrotta bruscamente. E’ bastato a far scattare l’allarme: le forze dell’ordine hanno inziato subito a cercare la macchina segnalata.
 
In breve sono risaliti al proprietario, che ha raccontato di aver prestato l’auto al cognato e ha fornito i suoi recapiti. Così i carabinieri sono piombati in casa del presunto stupratore, e lo hanno arrestato.
 
L’uomo, un operaio 44enne del bellunese, ha negato tutto. Ma le circostanze sarebbero contro di lui e in più sembra che la ragazzina – che è stata poi trovata, ferita e sotto shock, da un automobilista di passaggio – lo abbia già riconosciuto. Ora è in stato di fermo con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’uso di un coltello, sul quale i carabineri stanno svolgendo i dovuti esami scientifici.
 

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