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Scialpinismo, aumenta il numero degli appassionati

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AOSTA — La fine dell’inverno apre la stagione dello scialpinismo, disciplina che attira un numero di appassionati sempre maggiore, alla ricerca di un contatto puro e genuino con la natura e la montagna.

Il fascino dello scialpinismo risiede nella possibilità di provare l’ebbrezza di una discesa sulla neve immacolata, dopo aver salito a piedi la vetta, in un ambiente incontaminato e nel silenzio della vette. Tra le regioni dell’arco alpino la Valle d’Aosta offre le condizioni ideali per lo scialpinismo.
 
Allo scialpinismo si accompagna lo sci-escursionismo. Entrambe le attività si svolgono sul medesimo terreno, e richiedono l’impiego di identiche tecniche ed attrezzature. Diverse però le finalità. Nello scialpinismo si intende utilizzare gli sci per raggiungere una vetta, alla quale si può accedere, nella parte finale, solamente utilizzando tecniche e attrezzi "alpinistici" (ramponi, piccozza, rampanti per lo sci). Mentre lo sciescursionismo è una pratica alla portata di chiunque sappia sciare e ami andare per monti, anche senza conoscenze alpinistiche.
 
La pratica dello scialpinismo richiede una buona preparazione fisica, un’adeguata attrezzatura e, per i principianti, la presenza di una Guida alpina capace di individuare il percorso ideale e garantire agli sciatori il piacere di godere della montagna in piena sicurezza. Le Guide possono essere contattate nelle diverse località turistiche valdostane, o preventivamente, via telefono o e-mail, tramite uffici turistici o le sedi delle guide stesse.
 
L’attrezzatura prevede, oltre a sci con pelli di foca autoadesive, un apparecchio Arva, una sonda e una pala, indispensabili nel caso di slavine o valanghe.
 
Tra i tanti itinerari più attraenti in Valle d’Aosta,  quello della Testa del Rutor, nella Valgrisenche, che conduce in vetta a 3.486 metri ove è posta la statua della Madonna, e che offre uno straordinario panorama a 360 gradi su tutti i massicci (Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso), quello del Monte Zerbion (2.722 metri) che domina la Val d’Ayas e regala uno sguardo privilegiato sulle montagne della Valle d’Aosta orientale, ma anche verso il Monte Bianco, o, infine, l’itinerario che conduce alla croce di Punta Leissé da Vetan di Saint-Nicolas, nell’alta Valle d’Aosta, caratterizzato da un meraviglioso panorama in quota, e da lunghe discese divertenti.
 
Elisa Lonini

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