Alpinismo

Nives Meroi verso la cima, ora o mai più

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KATHMANDU, Nepal — L’ora è scoccata. Questa mattina, Nives Meroi e Romano Benet hanno lanciato il loro primo e unico tentativo di cima sul Makalu, partendo dal campo base avanzato. La via è attrezzata fino a quota 7.100, dove gli alpinisti sono riusciti a salire nei giorni scorsi, lottando contro il gelo e la neve alta.

"L’8 ottobre siamo partiti da campo 1 – ha raccontato la Meroi sul suo sito – e siamo saliti per battere la traccia e attrezzare alcuni tratti del canale che sale al Makalu La. Speravamo che il canale avesse scaricato un po’, invece ad ogni passo non si faceva che affondare".
 
"Romano ha battuto quasi tutta la traccia – prosegue la Meroi -, tra l’altro seguendo le zone di neve fresca per evitare il rischio dei lastroni di neve ventata. A 6.900 metri, con l’aumentare della pendenza, abbiamo iniziato a fissare un pò di corde, ne abbiamo messe circa 200 metri. Siamo arrivati fino ai 7.100 e poi abbiamo iniziato a scendere".
 
I due alpinisti hanno poi passato tre giorni al campo base avanzato, riposandosi in vista del tentativo di vetta partito questa mattina. Un tentativo che ha il sapore dell’"ora o mai più", perchè il 20 ottobre è fissato il trekking di rientro.
 
"In ogni caso, io e Romano siamo soli e dover battere traccia – aveva spiegato la Meroi nei giorni scorsi -. E’ un logorio continuo e non credo avremo energie sufficienti per effettuare un secondo tentativo”.
 
Insomma, una situazione complicata e oltremodo faticosa per i due alpinisti tarvisiani, gli unici a far la corte al Makalu in questa stagione. Soprattutto perchè stanno tentando la salita in stile leggero, come loro abitudine: senza ossigeno e senza portatori d’alta quota.
 
Ma non è la prima volta che la Meroi e suo marito affrontano situazioni difficili. E non c’è dubbio che "la tigre dell’Himalaya", a caccia del suo undicesimo ottomila, tirerà fuori gli artigli per raggiungere l’obiettivo.
 
 
Sara Sottocornola
Foto courtesy Nives Meroi

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