Cronaca

Frana Mont de la Saxe, capo Protezione civile: “Courmayeur non è off limits”

La situazione del Mont de La Saxe nei giorni scorsi (Photo courtesy of Comune di Courmayeur)
La situazione del Mont de La Saxe nei giorni scorsi (Photo courtesy of Comune di Courmayeur)

COURMAYEUR, Aosta — “Il messaggio che deve partire è che Courmayeur non è off limits perché la frana è iper monitorata e si può venire qui in estrema sicurezza” ha dichiarato Franco Gabrielli, Capo Dipartimento della Protezione civile Nazionale che ieri ha effettuato un sopralluogo allo smottamento del Mont de La Saxe. Il prefetto ha aggiunto che si tratta di una situazione complessa, ma è anche un buon esempio di protezione civile basato sulla prevenzione e non su un danno già avvenuto.

Secondo quanto riporta l’Ansa di Valle d’Aosta, il Capo Dipartimento della Protezione civile Nazionale Franco Gabrielli è arrivato ieri mattina a Courmayeur per valutare la situazione del Mont de La Saxe. Dapprima ha sorvolato la zona dello smottamento con i tecnici impegnati nel monitoraggio, dopodichè ha incontrato le autorità, tra cui il presidente della Regione Augusto Rollandin e il sindaco della cittadina ai piedi del Monte Bianco Fabrizia Derriard, e le 80 persone evacuate da La Palud l’8 aprile.

Nella tarda mattinata è stata indetta una conferenza stampa in cui il prefetto ha dapprima evidenziato come la situazione sia un “bell’esempio di protezione civile”. “Ci siamo troppo abituati ad una protezione civile che interviene dopo che gli eventi si sono verificati. – ha dichiarato Gabrielli – Questa, invece, è la dimostrazione che un moderno sistema di protezione civile ha molta attenzione per gli aspetti della prevenzione”

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha poi discusso nel dettaglio dello smottamento: “è una frana complicata, non solo per le centinaia di migliaia di metri cubi che a breve si disgaggeranno, ma soprattutto per una paleo frana di circa 8-9 milioni di metri cubi che sta interessando questa zona da 15 anni”

“É una delle frane più monitorate d’Italia – ha proseguito il prefetto – e al di là del fatto che insiste su un piccolo aggregato urbano, essa può avere complicazioni sul sistema di area internazionale perchè siamo a ridosso dell’imbocco del traforo del Monte Bianco e basterebbe un crollo intermedio per bloccare la viabilità internazionale per chissà quanto tempo.”

Non è possibile però fare previsioni di alcun tipo su cosa accadrà. “Nessuna persona dotata di buon senso può stabilire tempistiche, modalità e quantitativi, nessuno sa quando la frana si disgaggerà completamente” ha aggiunto Gabrielli. Questo fatto non deve però scatenare allarmismi. “Il messaggio che deve partire è che Courmayeur non è off limits perché la frana è iper monitorata e si può venire qui in estrema sicurezza”.

Infine sono partiti ieri i lavori per il vallo di protezione e del bypass dopo la consegna ufficiale proprio da parte del Capo della Protezione Civile. Si tratta del primo degli interventi di prevenzione in programma e si dovrebbe concludere entro l’autunno. La costruzione sarà lunga 750 metri e sarà realizzata in otto spezzoni differenti per altezza, spessore e forma.

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