AlpinismoAlta quota

Kanchenjunga Sud e Zemu Peak, parte oggi la spedizione di Alberto Peruffo

1899 La foto simbolo della spedizione: sulla destra il Colle Zemu e la cresta che porta al Zemu Peak (Photo Fondazione Sella - www.k2014.it)
1899 La foto simbolo della spedizione: sulla destra il Colle Zemu e la cresta che porta al Zemu Peak (Photo Fondazione Sella – www.k2014.it)

VICENZA — In mezzo all’inesplorata cresta Est-Sud-Est della vetta Meridionale del Kanchenjunga, alta 8476 metri, si trova lo Zemu Gap Peak o Zemu Peak: si tratta di una cima di 7780 metri, a quanto pare ad oggi ancora mai salita. Questo l’obiettivo della spedizione esplorativa internazionale K2014.it guidata dall’alpinista Alberto Peruffo del Cai di Montecchio Maggiore. Il team, di cui fanno parte un alpinista indiano, uno peruviano e 5 italiani, è partito oggi alla volta del Sikkim, nell’Himalaya indiano.

L’obiettivo è poco conosciuto ed è considerato da alcuni una delle più belle sfide nel massiccio del Kangchenjunga. La spedizione – che gode tra gli altri del patrocinio del Cai, della Fondazione Sella, del Collegio Regionale Guide Alpine Veneto e di Mountain Wilderness – è partita oggi dall’Italia diretta nell’area del Colle Zemu del Kanchenzonga da Sud, nel versante indiano del massiccio. Il colle collega la Zemu Ridge, vale a dire la cresta Est-Sud-Est che porta agli 8476 metri della Cima Meridionale del Kanchenjunga passando per lo Zemu Peak: che con i suoi 7780 metri, sarebbe ancora oggi una cima inviolata, e in quanto tale anche uno dei più alti rilievi dell’intero Himalaya mai scalato.

Come si legge sul comunicato ufficiale della spedizione, gli obiettivi sono molteplici. Tra questi ci sarebbe anche lo studio della traversata del Colle Zemu da sud a nord, collegando direttamente il Goecha-La con il Ghiacciaio Zemu, anche questa mai realizzata finora. La possibile impresa futura “comporterebbe la straordinaria chiusura di Round Kangchenjunga – spiega ancora il comunicato -, il periplo integrale dell’intero massiccio tentato nel 1899 da D.W. Freshfield (presidente dell’Alpine Club e dirigente della Royal Geographical Society), a cui partecipò il grande fotografo italiano Vittorio Sella, lasciando ai posteri alcune delle sue foto più memorabili. Gli esploratori si fermarono proprio sul Goecha-La, senza poter accedere al difficile e nascosto Tonghsiong Glacier”.

Oltre al capospedizione Alberto Peruffo, partecipano gli italiani Francesco Canale, guida alpina del Collegio Veneto; Davide Ferro guida alpina e gestore del Rifugio Campogrosso; Andrea Tonin past president del Cai Valdagno, ed Enrico Ferri, ex capostazione del Soccorso Alpino e fotografo professionista del Cai Rieti. Fanno parte del gruppo poi Anindya Mukherjee, esploratore e alpinista indiano, primo a raggiungere il Colle Zemu da Sud, e Cesar Rosales Chinchay guida alpina peruviana, punta della Escuela de Guías Don Bosco 6000 en los Andes di Marcarà.

L’obiettivo del viaggio non sarebbe poi solo alpinistico-esplorativo. Il team si propone infatti di valorizzare la “ricerca etnografica-culturale di un altro grande precursore italiano – si legge ancora nella presentazione della spedizione – che nel 1937 raggiunse il Sikkim e il Ghiacciaio Zemu in un viaggio solitario dopo aver abbandonato la sesta spedizione etnografica di Giuseppe Tucci in Tibet. Stiamo parlando di Fosco Maraini, il grande viaggiatore toscano, antropologo e alpinista, socio onorario del Cai e tra le figure più importanti della cultura italiana”.

 

Info www.k2014.it

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