Alpinismo

K2: per Zavka speranze appese a un filo

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CAMPO BASE K2 SUD, Pakistan — Sul K2 imperversa la bufera. Tutti gli alpinisti che venerdì hanno toccato la cima sono rientrati al base. E le speranze di ritrovare Stefano Zavka, disperso da venerdì sera nella parte alta della montagna, sono ormai appese ad un filo.

I familiari dell’alpinista ternano sono riusciti, dopo molte difficoltà, a rintracciare qualcuno della spedizione K2 Freedom al campo base. Poche ore fa hanno parlato con Mario Vielmo, alpinista vicentino che venerdì, nel tardo pomeriggio, ha toccato la vetta del K2 insieme a Zavka.
 
Secondo quanto riferito da Vielmo ai familiari, lui e Zavka sarbbero arrivati in vetta venerdì intorno alle ore 18.30: tardissimo, per una montagna come il K2.
 
I due avrebbero toccato la vetta per ultimi, quando ormai tutti pensavano che fossero tornati indietro, come avevano annunciato via radio a metà pomeriggio.
 
Tutti gli altri alpinisti che quel giorno erano arrivati in cima, compreso il loro capospedizione Daniele Nardi, avevano già iniziato la discesa verso il campo 4, a 8.000 metri, da almeno qualche ora.
 
Zavka e Vielmo sarebbero restati in cima per circa venti minuti. Poi, la discesa. Il tempo, però, è peggiorato velocemente ed è scesa la notte. Faceva sempre più freddo. Vielmo, provato da un principio di congelamento a mani e piedi, ha raccontato di aver visto la pila di Stefano Zavka brillare dietro di lui, a metà del traverso, sopra il "Collo di bottiglia".
 
Dopodichè se ne sono perse tracce, perchè la bufera è diventata sempre più forte, e la visibilità è peggiorata tremendamente. Tanto che, intorno alle 23, lo stesso Vielmo sarebbe passato vicino alle tende di campo 4 senza nemmeno accorgersene. Per fortuna, con la radio sarebbe riuscito a sentire Nardi e a risalire per trovare riparo.
 
Ma al campo, l’alpinista vicentino arriva da solo. Stefano con lui non c’è, manca all’appello. A mezzanotte passata, al campo 4 ci sono quindici alpinisti. Zavka non arriva, e di lui non si hanno notizie, anche perchè non ha con sè la radio.
 
Al campo base, in quel momento, sembra che nemmeno se ne rendano conto. I racconti di Marco Mazzocchi, sul sito di Rai Sport, parlano di sollievo, felicità perchè, nonostante l’ora tarda, gli amici sono salvi.
 
Invece lassù si sta consumando un dramma. Un amico, un compagno, è fuori in preda alla bufera. E, secondo quanto riferito dallo stesso Vielmo alla famiglia Zavka, nessuno riesce ad uscire dalle tende per andare a cercarlo: fuori si sta scatenando l’inferno.
 
Sembra che la mattina dopo – cioè sabato – le cose non migliorino, anzi. All’alba, tutti avrebbero iniziato una "disperata" discesa verso il base sotto nevicate e forti raffiche di vento. Partenze veloci, sbaraccamenti alla bell’e meglio, per salvarsi dalla gelida bufera che non accenna a diminuire e che minaccia la loro stessa sopravvivenza.
 
Oggi è lunedì, e ancora di Stefano Zavka non ci sono notizie. La famiglia sta disperatamente cercando di contattare gli alpinisti che venerdì erano a campo 4, per capire se qualcuno abbia visto l’alpinista ternano. Alla ricerca di una speranza, anche se il tempo passato dalla scomparsa, è davvero molto.
 
Stefano Zavka ha 35 anni ed è originario di Terni. Guida Alpina, esperto della Marmolada e delle Dolomiti, è un forte arrampicatore e scialpinista. Nel 2004 aveva partecipato a K2 2004, la spedizione del cinquantenario del K2 organizzata da Agostino Da Polenza. Incrociamo le dita…
 
 
Foto courtesy of Rai Sport.

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