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Lowe, Destivelle, Urubko e Erri De Luca: la variegata giuria dei Piolets d’Or 2014

Premiati al Piolet d'Or nell'edizione 2013 (photo Foto Lanzeni)
Premiati al Piolet d’Or nell’edizione 2013 (photo Foto Lanzeni)

COURMAYEUR, Aosta – Sarà una giuria particolare ed eterogenea quella dell’edizione 2014 dei Piolets d’Or. A presiederla, tanto per cominciare, ci sarà George Lowe: protagonista della spedizione del ’78 al Latok I, da non confondersi né con il suo più anziano omonimo, che fece parte della spedizione del ’53 all’Everest (d’altra parte scomparso a marzo scorso), né con Jeff Lowe, entrambi comunque con lui imparentati. Poi gli altri membri: nomi di rilievo ma tutti molto diversi fra loro. Ci saranno Catherine Destivelle, Denis Urubko, Lim Sung Muk, Erri De Luca e Karin Steinbach.

Si avvicina l’annuale appuntamento con gli Oscar dell’alpinismo, che si terranno dal 26 al 29 marzo, come sempre tra Courmayeur e Chamonix, ai piedi del Monte Bianco. Dopo l’annuncio del premio alla carriera, che quest’anno verrà consegnato all’americano John Roskelley, è stata resa nota la giuria che sarà chiamata ad assegnare i Piolets d’or per il 2014. Un compito non facile il loro, anche alla luce dell’edizione passata che ha visto premiate tutte le salite in lizza per la vittoria: quella decisione infatti, era è stata letta da alcuni come una non-decisione, che apriva a dubbi e domande sul futuro stesso del premio alpinistico, sul peso, cioè, di quel precedente e sulla possibilità da quel momento in avanti di tornare ad assumersi la responsabilità di scegliere la salita più bella.

George Lowe (Photo courtesy of Giulio Malfer-alpinist.com)
George Lowe (Photo courtesy of Giulio Malfer-alpinist.com)

Fatto sta che quest’anno a capo dei giurati ci sarà George Lowe. Classe 1944, ha cominciato ad arrampicare a 18 anni in California continuando per oltre 40 anni. La salita per cui viene ricordato è il tentativo terminato a 150 metri dalla vetta, sulla parete nord del Latok I (7.145 metri): era il 1978 e con lui c’erano il cugino Jeff Lowe, Jim Donini e Michael Kennedy. In curriculum poi vanta il Nose a El Capitan, la celebre via salita in un giorno con Alex Lowe (1991), e il Grand Teton nel 1980 con il padre e il figlio. George Lowe ha aperto poi vie in Alaska, in particolare sul monte Hunter e sul Foraker.

Tra i giurati “semplici” troviamo invece Catherine Destivelle, arrampicatrice straordinaria e forte alpinista, con esperienza sulle Alpi ma anche in Karakorum e in Himalaya. E’ diventata celebre con le gare di arrampicata sportiva e poi per le vie aperte (parete ovest dei Drus) e ripetute sulle Alpi: è stata artefice di solitarie invernali sulle tre grandi pareti nord delle Alpi, sulla Eiger, le Grandes Jorasses e il Cervino (Via Bonatti).

Denis Urubko è nato nel 1973 nel Caucaso, ma gli 8000 sono le sue montagne. Oltre ad averli scalati tutti e 14 senza ossigeno, ha aperto diverse vie in stile alpino: al Broad Peak nel 2005, al Manaslu nel 2006 e al Cho Oyu nel 2009. Proprio per la salita al Cho Oyu ha vinto il Piolet d’Or nel 2010, mentre nel 2012 è stato in nomination per una nuova via sul Pic Pobeda. Ma soprattutto Urubko ha avuto il merito negli ultimi anni, di riportare in auge le difficili e durissime invernali sugli 8000: insieme all’amico Simone Moro infatti, ha compiuto la prima salita d’inverno del Makalu e del Gasherbrum 2.

Ultimo giurato alpinista è il coreano Lim Sung Muk: 45 anni, di Seul dove lavora per la rivista Men and Mountains. Ha all’attivo numerose salie in Pakistan, tra le quali una nuova via al Brakkzang, al Khache Brangse e al Ghonboro nella Valle di Arandu. Ha anche salito il Shikari e il Mustum nell’Hindu Raj. Nel 2003 ha aperto una via sulla Torre di Trango, nel 2004 ha salito la parete sud del Siguniang e nel 2009 l’Hunza Peak.

Erri De Luca (Photo Niccolò Caranti - wikipedia)
Erri De Luca (Photo Niccolò Caranti – wikipedia)

Altro nome eccellente della giuria, noto anche al largo pubblico totalmente estraneo all’alpinismo, è Erri De Luca. Romanziere di grandissimo successo, è da sempre si dedito all’arrampicata e alla montagna, entrambe del resto non estranee alla sua letteratura (in particolare nei suoi titoli ‘Sulla traccia di Nives’ e ‘Il peso della farfalla’). Nel 2002 ha scalato una via di grado 8b all’età di 52 anni, ha arrampicato molto nelle Dolomiti e si è spinto al cospetto delle alte vette dell’Himalaya.

Infine, sarà tra i giurati dei Piolets d’Or 2014 Karin Steinbach, tedesca di nascita ma svizzera di adozione, è scrittrice e giornalista indipendente. Ha pubblicato numerose opere specializzate sull’alpinismo e la montagna oltre alle biografie di Peter Habeler, Ines Papert, Norbert Joos e Gerlinde Kaltenbrunner. Vanta anche collaborazioni con Alex Huber e Ueli Steck. Assieme a Caroline Fink ha scritto un’opera dedicata all’alpinismo femminile.

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