Alpinismo

Ghiacciaio Forni: un accesso da evitare

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Fino a qualche anno fa esisteva un accesso al ghiacciaio dei Forni che oggi è diventato impraticabile e pericoloso, anche se ancora segnato su molte carte. Tale accesso (indicato nella cartina con una "X" verde) si trova a Sud del rifugio Branca ed era molto utilizzato da chi voleva fare la traversata del ghiacciaio oppure dirigersi al San Matteo e al Colle degli orsi.

Segnalazione ricevuta da Giampietro Verza, Guida Alpina e assiduo frequentatore del Ghiacciaio dei Forni e della zona dell’Ortles Cevedale.
 
Per dare qualche indicazione geografica, il Ghiacciaio dei Forni è nel gruppo montuoso dell’Ortles Cevedale, nelle Alpi Centrali, nel Parco Nazionale dello Stelvio. L’accesso di cui parliamo si trova sul territorio del comune di Santa Caterina Valfurva, provincia di Sondrio.
 
Il rifugio più vicino alla zona che stiamo segnalando è il Rifugio Branca. La zona è una delle più frequentate d’Italia anche per l’interesse turistico che il ghiacciaio riveste.
 
Con l’abbassarsi del ghiacciaio si sono evidenziate sui fianchi alcune zone moreniche che sotto contengono del ghiaccio fossile. Il caldo che penetra nel terreno ha iniziato a scioglierlo, e su questi pendii si sono formate delle frane di morena e fango che nascondono delle placche di ghiaccio vivo.
 
Questo fenomeno ha reso impraticabile l’accesso indicato con la "X": il rischio è di essere investiti  da continue frane e smottamenti, a qualsiasi ora del giorno.
 
In alternativa, sono suggeriti due accessi alternativi – sicuri e praticabili – al ghiacciaio dei Forni, per quanto riguarda il suo lato orografico destro.
 
Uno (più alpinistico) parte dal Branca e resta sulla morena, proseguendo a destra verso il Palon dela Mare e il Vioz. L’accesso al ghiacciaio si trova dove c’è l’angolo tra il corpo centrale del ghiacciaio e la colata che scende dal Vioz (sulla cartina è segnato con i puntini rossi e il numero 1).
 
Il sentierino non è ben segnato, per questo è più "alpinistico". Bisogna fare attenzione: quando il sentiero inizia a salirein maniera molto ripida verso il Palon dela Mare, bisogna individuare un sentierino che traversa e poi scende.
 
Ma dal punto di vista della sicurezza, qui non ci sono problemi. L’unica nota negativa è che se una volta questo itinerario era comodo e molto usato, oggi con l’abbassamento del ghiacciaio è diventato più faticoso, perchè bisogna salire fino all’accesso e poi scendere perdendo un po’ di quota.
 
Negli ultimi anni, poi, è stato segnato un altro accesso, nuovo e più basso (indicato nella cartina con il tratteggio giallo e verde e il numero 2). Si parte sempre dal Branca, si passa per il laghetto di Rosole e si rimane grossomodo in quota, intorno ai 2.500 metri. E’ segnato con ometti in pietra e porta alla lingua inferiore del ghiacciaio. Anche questo accesso è praticabile in sicurezza, almeno per come sono le condizioni attualmente (maggio – giugno 2007).
 
Se si sceglie quest’ultimo accesso, bisogna però stare attenti al torrente glaciale che bisogna superare per montare sul ghiacciaio. Se la lingua di ghiaccio si assottiglia per il caldo, con l’avanzare dell’estate, il torrente potrebbe ingrossarsi rendendo difficile il passaggio.
 
Clicca sulla cartina per ingrandire e vedere meglio la zona.
  
Giampietro Verza
 
Per aggiornamenti sulle condizioni del ghiacciaio e consigli sulle ascensioni della zona, potete contattare direttamente il Rifugio Branca al numero 0342-935501 o le Guide Alpine Ortler Cevedale al numero 0342-910991.

Si ricorda che "Ghiaccio sicuro" è un’iniziativa rivolta a dare notizie sulle variazioni strutturali degli itinerari dell’arco alpino. Le eventuali informazioni relative alle condizioni temporanee di innevamento, temperature, stato dei crepacci, traccia sulla neve, etc. sono da ritenersi valide solo al momento della pubblicazione della notizia e utilizzabili solo ed esclusivamente previa consultazione degli specifici bollettini e scrupolosa verifica personale con guide alpine, esperti e/o rifugisti. Gli Autori non si assumono alcuna responsabilità per l’utilizzo del materiale pubblicato o divulgato.

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