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Monumenti di montagna in pericolo

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NEW YORK, Stati Uniti — I monumenti del mondo sono in pericolo, e quelli delle montagne non fanno eccezione. Lo dice la ricerca annuale del Fondo mondiale per i monumenti. In, particolare, in Italia, sono in condizione d’emergenza la "via della transumanza" e il Forte di Fenestrelle.

Il World Monuments Fund , che ha sede a New York, si occupa di monitorare il patrimonio artistico e culturale dell’umanità. Ogni anno dal 1995, pubblica una lista mondiale dei monumenti da salvare, con l’obiettivo di sollecitare i governi, di raccogliere fondi e di organizzare progetti concreti in tutte le parti del globo.
 
Quest’anno un monito particolare è dedicato ad alcune aree storicamente importanti delle montagne italiane e non.
 
Per il Bel Paese al primo posto della classifica fra i monumenti da salvare si trova la "via della transumanza", in Molise. Un percorso che per secoli, in passato, i pastori compivano con le loro pecore, nel passaggio dalle stagioni fredde a quelle calde, e viceversa.
 
In cattive condizioni i "tratturi", ovvero i sentieri che dall’Appennino portavano nel Sud Italia, attraversando Campania, Basilicata e Puglia, arrivando al mare attraverso gli aridi e pietrosi rilievi delle Murge.
 
Per ovviare la problema la Provincia di Matera sta portando avanti un progetto insieme a quelle di Benevento, Avellino, Campobasso, Chieti, Foggia, Isernia, L’Aquila, Potenza e Taranto. L’idea è quella di creare un Parco interregionale della transumanza, per preservare la cultura e il paesaggio di queste terre, dove per migliaia di anni la pastorizia è stata l’attività per eccellenza.
 
Si tratta però di una lotta contro il tempo, contro l’avanzata dell’industrializzazione e del turismo, che ha già cancellato molti segni dell’antica tradizione. Per questo il Fondo mondiale per i monumenti sollecita le istituzioni a far presto.
 
Altro campanello d’allarme arriva dal Forte di Fenestrelle, in Piemonte. Si tratta di un complesso unico in Europa, costituito da tre fortificazioni di montagna collegate da una scala di 4000 gradini che copre un dislivello di 650 metri. Dalla Val Chisone e alla Val Germanasca congiunge i tre forti di San Carlo, Tre Denti e Delle Valli (nella foto).
 
Nel resto del mondo altri straordinari monumenti di montagna chiedono aiuto. Da Machu Picchu, la città perduta degli Inca, situata a 2.700 metri di altitudine nella valle dell’Urubamba in Perù, all’Antartide. Qui la capanna rifugio di Scott, l’esploratore britannico, rischia di rimanere sepolta sotto l’eccessiva quantità di neve, causata del riscaldamento globale.
 
Ma non solo. A rischio sono anche la chiesa della Natività di Betlemme, le mura di Famagosta a Cipro, le chiese di Lesbo in Grecia, le spettacolari incisioni rocciose del Wadi Mathendush in Libia e molti altri.
 
Le ragioni del deterioramento sono tutte imputabili alla cattiva condotta umana. Atti vandalici, incuria o incapacità dei governi, per non parlare dei danni provocati dalle attività belliche, dalle bande di criminali specializzati nel furto di opere d’arte, e dall’estremismo religioso.
 
      
Valentina d’Angella

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