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Giro d’Italia: è la volta delle montagne

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BIELLA — Tocca alle grandi montagne. Il Giro d’Italia fa tappa sulle Alpi. Dopo la salita di ieri sulla vetta più alta del Giro, il colle dell’Agnello (2748 metri), vinta da Di Luca, oggi si corre da Biella al Santuario di Oropa. Domani da Cantù si arriva a Bergamo passando per il passo San Marco, e domenica gran finale sulle Tre cime di Lavaredo.

Di Luca ieri è stato il primo a tagliare il traguardo della 12° tappa del Giro, a Briançon. La vittoria, conquistata in volata, gli ha permesso di scalare anche la vetta della classifica, ma i giochi sono ancora aperti.
 
Oggi alle 12 parte la cronoscalata individuale da Biella al santuario di Oropa, una tappa non lunga, ma molto impegnativa. Oropa, dominata dalla massiccia mole del monte Mucrone (2335 metri), è una località molto frequentata, perchè da qui partono numerose escursioni sulle montagne della conca.
 
Il percorso è di 12,6 chilometri, con una pendenza media del 5,8 per cento e massima del 13 per cento, copre un dislivello di 734 metri, dalla città piemontese al santuario, che si trova a 1142 metri.
 
Domani il Giro si sposta in Lombradia. Da Cantù, sulle prime colline delle Prealpi comasche, si corre fino a Lecco, si risale il lago di Como per la sponda lecchese, passando da Mandello del Lario, Varenna, Dervio e Colico dove termina il lago ed inizia la Valtellina.
 
Da Morbegno comincia la lunga salita verso i 1985 metri del passo di San Marco, da cui si passa in provincia di Bergamo e si percorre la valle Brembana per Lenna e San Giovanni Bianco. La strada è tutta in discesa, ma le fatiche non sono finite: rimane la salita a La Trinità, nel comune di Dossena, a metri 984.
 
Poi finalmente l’ultima discesa: da San Pellegrino Terme a Zogno e fino al traguardo, per un totale di 192 chilometri.
 
Domenica i corridori affronteranno un altra tappa difficile e importante, l’ultima della settimana e decisiva nella competizione tra gli scalatori: la 15° tappa è infatti quella che va da Trento ad Auronzo, nella zona delle Dolomiti e delle Alpi orientali.
 
La gara corre a nord per la valle dell’Adige: dopo Lavis, San Michele ed Egna c’è la salita al passo di San Lugano e per attraversare poi la valle di Fiemme con i vari massicci dolomitici che fanno da spettacolare fondale al passaggio.
 
Passando in mezzo al passo di San Pellegrino si entra nella provincia di Belluno: si sale il colle di Santa Lucia, e si passa per Selva di Cadore con la visione dei gruppi del Pelmo e della Marmolada e quindi la salita al passo di Giau con le sue straordinarie vedute sulle principali vette delle Dolomiti.
Il percorso quindi raggiunge Cortina d’Ampezzo per risalire subito per il passo Tre Croci. Si costeggia lo splendido lago di Misurina, già nel comune d’Auronzo di Cadore nel cui territorio sono comprese anche le famigerate Tre Cime di Lavaredo.
 
La 15° tappa raggiungerà i 2304 metri delle Tre Cime, con una penmdenza del 18 per cento, dopo aver percorso 184 chilometri.
 
A pesare fortemnete sull’esito della gara sarà il maltempo. Nel prossimo fine settimana, mentre i corridori affronteranno le vette più impervie, gli esperti prevedono piogge e neve sui rilievi.
 
 
Valentina d’Angella

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