Alpinismo

Dorotei: l’ossigeno è un trucco pericoloso

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BELLUNO — "Usare l’ossigeno è pericoloso, perchè permette all’uomo di avventurarsi in un ambiente ostile, pericoloso, a cui non è per nulla preparato". Soro Dorotei, bellunese, guida alpina e maestro d’alpinismo dal 1978, lancia un avvertimento dall’alto della sua grande esperienza alpinistica: scalare con le bombole non è solo un trucco, una specie di doping. E’ molto, molto rischioso.

Soro Dorotei ha all’attivo 5 ottomila, tutti scalati senza ossigeno. Tre anni fa e stato vice capospedizione della spedizione alpinistico-scientifica sull’Everest nell’ambito del progetto K2 2004.
 
Dorotei, cosa pensa dell’utilizzo dell’ossigeno in alta quota?
E’ come consegnare un compito copiato, senza averlo fatto. Se un alpinista usa l’ossigeno per raggiungere la vetta, vuol dire che la sua persona fisica non sarebbe stata in grado di arrivare in cima, in quel momento: quindi ha usato un trucco, un mezzo artificiale.
 
Dovrebbe esserci un regolamento?
Secondo me, non è questione di regole o di proibire l’uso dell’ossigeno. Pero dev’essere chiaro che se lo usi sei ad un livello inferiore, non hai veramente scalato la montagna. Bisognerebbe, più che abolire, creare delle scale di valori che distinguano il valore delle scalate di chi usa e chi non usa l’ossigeno.
 
Considerarlo "doping" è esagerato o corretto?
Non so se fa parte delle droghe, ma potrei tranquillamente considerarlo doping perché fare un ottomila con l’ossigeno e come non farlo. L’alpinista usa un mezzo artificiale per recarsi in vetta. Nessuno gli nega che ha calcato la cima, ma la sua impresa ha un valore diverso.
 
Cosa pensa della fiamma olimpica che verrà portata sull’Everest l’anno prossimo?
Se la fiamma olimpica deve arrivare in vetta, gli alpinisti che la portano non devono usare l’ossigeno. Se questa scalata non è solo immagine, ma viene considerata una cosa sportiva, gli alpinisti che portano la fiamma non devono usare mezzi artificiali per salire. Deve essere una cosa completamente pura, sportiva, secondo i valori su cui sono impostate le olimpiadi.
 
Molti dicono che usare l’ossigeno sara indispensabile per minimizzare i rischi.
Tutti gli sport hanno un loro rischio, anche lo sci, la corsa, tutto. Gli alpinisti hanno i loro, e se vogliono essere considerati tali, se li devono assumere. In tutti gli sport bisogna essere preparati a fare quella determinata cosa, e poi partire per vincere. Se poi magari uno si arrende perchè non ce la fa, pazienza. Non e una figuraccia, e lo sport, succede di continuo. E comunque ritengo che anche usare l’ossigeno sia pericoloso, perchè permette all’uomo di avventurarsi in un ambiente ostile, pericoloso, a cui non si è preparati, perchè fuori dalla mascherina c’e carenza di ossigeno. Se il fisico è adattato riesce ad andare avanti, se no si rischia la vita.
 
Ritiene più rischioso usare l’ossigeno che non usarlo?
In un certo senso sì. Quando sono stato vicecapo della spedizione all’Everest di K2 2004, abbiamo visto che nell’ambito delle spedizioni commerciali l’uso dell’ossigeno è fatto con grandissimi sprechi. Alcuni di quei personaggi che sono andati in vetta non avrebbero dovuto nemmeno partire perche non erano assolutamente in grado di affrontare la montagna. Quelli hanno messo a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Queste cose non devono essere assolutamente fatte: è come mettere me in una Ferrari e dirmi di correre il Gran Premio: non sono in grado, sono un pericolo per me e per gli altri.
 
Cosa pensa del fatto che sempre più gente si avventura sugli ottomila con l’ossigeno?
L’uso dell’ossigeno ultimamente sta imperversando, quando ho iniziato io a fare l’alpinista non se ne parlava così tanto. C’era un discorso molto piu sportivo anche da parte degli alpinisti, invece oggi è di gran lunga usato.
Sara Sottocornola
 

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