Alpinismo

Valic: scalati tutti i quattromila delle Alpi

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LUBIANA, Slovenia — La notizia era trapelata qualche giorno fa, ma non c’erano dettagli né foto. Ora invece è ufficiale: lo sloveno Miha Valic ha scalato tutti gli 82 quattromila delle Alpi nell’arco di 102 giorni, chiudendo la partita lo scorso 7 aprile sul Les Droites, nel gruppo dell’Aiguille Verte (nella foto).

Valic, 29 anni e già nutrita carriera alpinistica internazionale, sperava in realtà di salire tutte le cime in invernale entro 82 giorni dalla partenza. In quell’arco di tempo, però, è riuscito a scalarne solo 74. Colpevole il meteo, che lo ha costretto a lunghe attese nell’ultimo periodo e ha provocato l’inevitabile ritardo.
 
Ma resta comunque il primo alpinista della storia a realizzare il concatenamento di tutti e 82 i quattromila delle Alpi, seguendo fedelmente la lista ufficiale dell’Uiaa.
 
"Ho scelto quasi sempre le vie più accessibili – racconta Valic  nel suo blog – perchè la mia
priorità era il tempo. E comunque non sono mancate prove impegnative, come la traversata dell’Aiguilles du Diable, Rochefort, e Grandes Jorasses o la cresta Brouillard sul Bianco". 
 
"E’ stato difficile dal punto di vista logistico e fisico – confessa l’alpinista sloveno – ma soprattutto da quello psicologico e motivazionale: le lunghe attese in condizioni precarie l’hanno resa simile ad un’impresa in Himalaya".
 
Diversi i compagni di cordata che lo hanno accompagnato durante questa lunga cavalcata. In totale, se ne contano 15: Rok Blagus, Alenka Klemencic, Blaz Grapar, Luka Kronegger, Boris
Lorencic, Gasper Rak, Tina DiBatista, Miha Lampreht, Matevz Kramer, Tadej Debevec, Vesna Niksic, Miha Macek, Blaz Stres, Klemen Gricar, and Tomaz Jakofcic.
 
"Il concatenamento degli 82 quattromila delle Alpi è stata la spina nel fianco dell’alpinismo Europeo per molto tempo – dichiara Valic -. Io sono, tra l’altro, il primo ad averla tentata nel periodo invernale".
 
"D’inverno – prosegue Valic – le normali dei quattromila sono deserte, fredde, dure da salire perchè coperte di neve. I rifugi sono chiusi, le giornate corte. Ma il senso di magnificenza delle montagne raggiunge il massimo".
 
Prima di lui si erano cimentati nell’impresa gli inglesi Martin Moran e Simon Jenkins nel 1993, Patrick Berhault e Philippe Magnin nel 2004, Franco Nicolini e Michele Compagnoni nel 2006. Nessuno di loro era però arrivato alla fine, chi per incidenti, chi per maltempo.
 
Nicolini, in realtà, aveva in programma di riprovarci quest’anno. Ma a pochi giorni dalla partenza Valic lo ho ha sorpreso annunciando la lieta conclusione della sua cavalcata. Ovviamente, non sono mancate scaramucce, accuse e risentimenti.
 
Laconico il commento di Valic: "La sfida di scalare le 82 cime in 82 giorni è ancora aperta".
 
 
Sara Sottocornola
 
Foto di Miha Valic, courtesy of http://www.mihavalic.net
 

Blaz Grapar nella salita al Les Droites (4000 metri)

Tomaz Jakofcic sullo Schreckhorn (4078 metri)

Blaz Stres e Miha Valic sul M. Bianco (4807 metri)

Tadej Debevec sul Liskamm (4527 metri)

Il Cervino (4478 metri)

Blaz Grapar, salita all’Aiguille Jardin (4035 metri)

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