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Torre Egger: Della Bordella e Schiera verso la Ovest, Bernasconi pronto al rientro

Torre Egger (Photo Matteo Bernasconi  www.matteobernasconi.com)
Torre Egger (Photo Matteo Bernasconi www.matteobernasconi.com)

EL CHALTEN, Argentina — “Dopo repentini cambiamenti di idea e lunghe attese abbiamo preso la nostra decisioni: Luca Schiera ed io posticiperemo il nostro rientro in Italia e domattina partiremo alla volta della Ovest della Egger”. Con queste parole Matteo Della Bordella mercoledì 20 febbraio annunciava il prolungamento della spedizione patogonica fermata fino ad oggi dal cattivo tempo che ha impedito di avvicinarsi alla parete ovest della Torre Egger, nel gruppo del Cerro Torre, e tentare di aprire quell’ultimo tiro della via “Die Another Day”, il progetto a cui lavora da tre anni insieme all’altro Ragno di Lecco Matteo Bernasconi. Quest’ultimo invece, è prossimo al rientro in Italia.

L’ultima volta che avevano provato ad avvicinarsi alla ovest della Torre Egger era stato una decina di giorni fa. Matteo Bernasconi, Matteo Della Bordella e Luca Schiera erano partiti il 5 febbraio da El Chalten per arrivare alla base della parete, ma già il 7 febbraio avevano dovuto tornare indietro per via delle cattive condizioni meteo che avevano impedito loro di compiere un vero tentativo. Da allora al 20 il brutto tempo l’ha fatta da padrona, con piogge anche in paese, secondo gli aggiornamenti di Bernasconi. Tuttavia nei prossimi giorni potrebbe aprirsi una nuova finestra di bel tempo, che il Della Bordella e Schiera hanno deciso di provare a sfruttare.

“Le ultime previsioni – scriveva, infatti, mercoledì Della Bordella – danno tempo ancora buono per domani, seguito da un leggera perturbazione (senza però venti forti o grandi precipitazioni venerdì), quindi ancora 3 giorni di fila di bel tempo, previsti per sabato domenica e lunedì. Sarà proprio in questi 3 giorni quindi che io e Luca tenteremo la vetta! Al momento quindi le speranze e le possibilità di effettuare un tentativo serio sono concrete, speriamo che questo bel tempo previsto effettivamente arrivi e che la parete sia in buone condizioni. Rientreremo probabilmente a Chalten mercoledì”.

E’ ora di rientrare invece per l’altro Ragno di Lecco, Matteo Bernasconi, che a malincuore rinuncia a compiere il nuovo tentativo insieme ai suoi due compagni.

“Il mio soggiorno in Patagonia è ormai giunto al termine – scrive infatti l’alpinista sul suo blog -, come da programma il 23 febbraio ho l’aereo che mi riporta in Italia. Mi trovo a trascorrere questi ultimi due giorni, prima della mia partenza da solo, a El-Chalten, senza i miei compagni di viaggio perchè Matteo e Luca sono partiti questa mattina per fare un “ultimo” tentativo alla Torre Egger. Io ho deciso di non andare con loro perchè impegni personali e di lavoro mi “costringono”  a tornare in Italia; come da programma avevo circa 35 giorni a disposizioni per questo terzo round con la Torre Egger e posticipare il rientro in Italia di una settimana mi risultava purtroppo impossibile. La meteo continua a cambiare, è difficile dire come sarà il tempo, ma auguro a Teo e Luchino … suerte!!! Questo febbraio patagonico purtroppo non ha dato chances per “provare” la Torre Egger e mi dispiace un casino, dopo tre anni di tentativi, non poter far parte della banda.

Partiti dall’Italia il 19 gennaio, Della Bordella, Bernasconi e Schiera hanno salito nei giorni scorsi l’Aguja Standhardt, lungo la via “Festerville”. Il vero obiettivo della spedizione però, era quello di chiudere quell’ultimo tiro mancante al completamento della via “Die Another Day”: la linea tracciata nelle due scorse spedizioni dei Ragni di Lecco, lo ricordiamo, sale sulla sinistra della “pera”, come viene chiamata per la sua forma il paretone liscio del versante ovest. L’itinerario conta 25 tiri al momento e sale lungo lo spigolo del versante ovest per poi puntare al colle De Donà-Giongo o colle Lux.

Foto e testi courtesy: www.matteobernasconi.com/torre-egger-attempt-patagonia-2013; www.ragnilecco.com

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