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Lavaredo, salvati nella notte due climber incrodati sulla Cima Grande

Cima Grande di Lavaredo (photo courtesy wikipedia.org)
Cima Grande di Lavaredo (photo courtesy wikipedia.org)

BELLUNO — Non hanno notato una deviazione sulla via del rientro e, proseguendo con la discesa in corda doppia, sono finiti incrodati a 2.550 metri di quota. Due alpinisti di Cremona di 48 e 38 anni sono stati salvati ieri notte dal Soccorso Alpino del Veneto, con un’operazione di recupero via terra durata alcune ore.

I due alpinisti erano saliti per la normale alla Cima Grande di Lavaredo. Secondo quanto riferito dal Soccorso Alpino, scendendo, sono arrivati in un punto dove degli ancoraggi per le doppie indicano una deviazione sulla via del rientro, ma hanno proseguito dritti, finendo incrodati.

“Il Soccorso alpino di Auronzo – riferisce il Cnsas -, messo in contatto telefonico con i due uomini, ha cercato di indicare loro come tornare al punto corretto, ma non sono stati in grado, e attorno alle 22 sono partite in loro aiuto le squadre a piedi, presenti anche agenti della Forestale, illuminate dal faro del Soccorso alpino di Pieve di Cadore. I soccorritori li hanno individuati e si sono calati per una sessantina di metri per avvicinarli. Poi li hanno riportati sulla cengia bassa della normale e li hanno riaccompagnati al rifugio Auronzo, dove sono arrivati alle due di notte”.

La stessa sera è stato allertato il Soccorso alpino della Val Biois, per una coppia di ventenni padovani, persi sopra l’orrido delle Comelle, in Val di Gares, nel comune di Canale d’Agordo. I due ragazzi, infatti, erano partiti ieri mattina alle 10 per Pian delle Comelle ma, smarrita la traccia verso Lastedel, si erano ritrovati in un luogo sconosciuto. I soccorritori li hanno raggiunti e riaccompagnati a valle. L’intervento si è concluso all’una.

Oggi, numerosi altri interventi sono stati compiuti dal Cnsas Veneto. Una squadra del Soccorso alpino di Agordo, con il medico di Stazione, è andata in aiuto di una cercatrice di funghi di Mantova, scivolata in un bosco in località Vallasin, tra Gosaldo e Rivamonte. N.L., 50 anni, è stata raggiunta dai soccorritori e trasportata all’ospedale di Agordo con un trauma alla caviglia. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Gusela di Passo Giau, poichè una rocciatrice finlandese, J.M., 37 anni, volata da prima sul terzo tiro di una via, si era rotta una gamba sbattendo sulla roccia. La donna è stata recuperata con un verricello di 10 metri e portata al Codivilla.

Successivamente l’eliambulanza è stata dirotta in Val d’Oten, comune di Calalzo di Cadore, alla Capanna degli alpini. Lì un bimbo di 11 anni di Carpi era stato morso da un cane. Il bambino è stato quindi accompagnato all’ospedale di Pieve di Cadore con una lieve ferita al braccio. Subito dopo l’elicottero è volato sulle Cime d’Auta, a Falcade, sul sentiero 689 che da Col Becchei porta a Capanna Cacciatori, allertato da una comitiva, una cui componente, S.M., 54 anni, di Trieste, si era fatta male a una caviglia. L’infortunata, imbarcata con un verricello di 10 metri, è stata trasportata a Pieve di Cadore.

 

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