ISLAMABAD, Pakistan — Ventisette chilometri con le jeep su un barcone improvvisato. E’ “approdato” finalmente in terre conosciute Silvio “Gnaro” Mondinelli, che a fine luglio era partito da Alagna con un gruppo di amici per attraversare l’Asia e raggiungere il Nepal via terra a scopo di beneficienza. Il noto alpinista italiano ha attraversato il Karakorum passando dal lago di Attabad, formatosi in seguito alla tragica frana di due anni fa nella valle di Hunza.
“Siamo arrivati in Pakistan dalla Cina passando per la Karakorum Higway – racconda Mondinelli – la via di collegamento fra i due paesi che si snoda fino a 4700 metri di altezza. Nella valle di Hunza ci siamo trovati di fronte il lago di Attabad, che si è formato per un’enorme frana ed interrompe la strada. Era un paesaggio bellissimo, non si direbbe che sia stato creato da una tragedia”.
“Abbiamo caricato due fuoristrada su un barcone improvvisato – continua Mondinelli – e siamo passati all’altro lato del lago. Abbiamo percorso lat tratta per ben 27 chilometri. Poi abbiamo pernottato a Hunza e fatto anche qualche piccolo trekking. Oggi saremo a Islamabad per una serata e poi viaggeremo verso l’India, ultimo paese prima della nostra destinazione finale, il Nepal”.
La spedizione di 7milamiglialontano è nata per portare un fuoristrada da attrezzare ad ambulanza all’ospedale di Malekhu, e per raccogliere fondi da destinare alla scuola di Namche Bazar, due progetti dell’associazione Amici del Monte Rosa con cui Gnaro Mondinelli collabora da sempre. Il team è formato, oltre che da Mondinelli, dal fotografo Giuliano Radici e dall’art director Paolo Veraldi, insieme al videoreporter Nicola Lucini.
Mondinelli e compagni dovrebbero arrivare in Nepal alla fine di agosto. Dopodichè il “Gnaro” rimarrà nel paese per salire di nuovo un ottomila: il Manaslu.
