Località di montagna

Alta Val di Susa, dopo 15 anni riapre il rifugio Vaccarone

Rifugio Vaccarone (Photo courtesy www.rifugiovaccarone.eu)
Rifugio Vaccarone (Photo courtesy www.rifugiovaccarone.eu)

GIAGLIONE, Torino — Sono trascorsi 15 anni da quando è stato chiuso e ora è finalmente pronto alla riapertura. E’ di nuovo agibile il rifugio Vaccarone, la storica struttura d’alta quota posta a 2747 metri nel massiccio d’Ambin in Alta Val Clarea, Alta Val di Susa. Il rifugio, costruito dal Cai di Torino nel 1900, era stato chiuso nel 1997 per effettuare lavori di ristrutturazione, ma per quasi 10 anni tutto era rimasto fermo. In occasione della stagione estiva 2012, da giugno a settembre, torna adesso a funzionare.

Il rifugio Luigi Vaccarone, nel Massiccio d’Ambin, è dedicato alla memoria dell’avvocato Luigi Vaccarone: un nobile di famiglia piemontese che nel 1863 fu tra i 200 fondatori del Club Alpino Italiano presenti nella “prima lista di adesione”. Si trova nel Comune di Giagliano, che ha provveduto negli ultimi anni a portare avanti i lavori di ristrutturazione, ma è in mano al Cai sezione di Chiomonte, che si è preso carico della gestione.

Il Vaccarone, che rimarrà aperto da giugno a settembre, offre 15 posti letto ed è base di partenza per le salite alla Rocca d’Ambin (3.377 metri), alla Punta Ferrand (3.348 metri), ai Denti d’Ambin (3.371 metri) e al Monte Niblè (3.365 metri). Partendo dai 2747 metri della struttura d’alta quota si possono effettuare poi le traversate al rifugio Levi Molinari (1.850 metri), al monte Niblè, colle d’Ambin, Punta Sommeiller e Bardonecchia; o al monte Nible, colle d’Ambin, Sommeiller e passo del Galambra. Infine si arriva al colle Clapier, Val Clarea e Monte Giusalet.

Si accede al rifugio dal paesino di Exilles in 4 ore di percorso; oppure da Giaglione, salendo in direzione del colle del Moncenisio e poi verso il lago dell’Agnello, in 5.30 di cammino. Infine da Chiomonte seguendo un accesso storico che passa dal Pertus de Romean, una galleria di circa 500 metri di lunghezza, scavata a mano nel 1500 da Colombano Romean, per portare l’acqua del vallone Tiraculo alle regioni Ramà e Cels (5 ore di cammino); e dal colle del Piccolo Moncenisio, partendo da Susa, passando per i laghi del Clapier, in 4 ore di marcia.

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