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Kammerlander torna al Mount Logan e inizia la serie dei Cervini del mondo

Hans Kammerlander (Photo diepresse.com)
Hans Kammerlander (Photo diepresse.com)

CAMPO TURES, Bolzano — E’ pronto a ripartire per un nuovo originale progetto Hans Kammerlander. Il forte alpinista altoatesino infatti vorrebbe scalare i Cervini del mondo, a cominciare dall’Alaska dove si recherà il prossimo maggio con in mente due obiettivi: studiare la salita del Cervino locale e tornare in vetta al Mount Logan, Second Seven Summit dell’America del Nord. Secondo quanto emerso pochi mesi fa infatti, pare che Kammerlander abbia mancato la cima vera tanto che ora vorrebbe salire nuovamente la montagna. Fino ad allora quindi l’alpinista ha autosospeso il suo record di primo al mondo ad aver scalato le seconde cime di ogni continente.

Kammerlander si prepara dunque a partire per l’Alaska, con in mente due scalate: una per aprire un nuovo progetto, e un’altra per chiuderne uno vecchio. La prima si inserisce nel ciclo dei “Cervini del mondo”, un’idea che affonda le radici probabilmente nel lontano 1992, quando, insieme alla guida alpina svizzera Diego Wellig, l’alpinista altoatesino salì e ridiscese in sole 24 ore le quattro creste del Monte Cervino: Cresta Hörnli, Cresta Furggen, Cresta del Leone, Cresta di Zmutt.

“Quella montagna gli è rimasta del cuore tanto da volerla ritrovare ora nelle montagne del mondo – racconta infatti Sigi Pircher, manager dello scalatore di Cmapo Tures -. Esistono diverse montagne che assomigliano moltissimo al nostro Cervino, tanto che si parla dei Cervini del mondo. Per esempio lo Shivling, il Cervino indiano, o l’Ama Dablan il Cervino dell’Himalaya, o l’Alpamayo in Sud America. Ne stiamo trovando molte altre, in Norvegia, in Russia, in Nuova Zelanda, in Alaska. Proprio da qui vorrebbe iniziare Hans, il primo di tutta la serie dei Cervini che vorrebbe scalare nei prossimi anni: ne affronterà magari 2 o 3 all’anno in base alle possibilità, con l’idea di realizzare anche un film e un libro”.

Ma prima di pensare al futuro, l’alpinista altoatesino cercherà di chiudere i conti con una sfida del passato. Secondo alcuni infatti, a segnare la cima dei 5.956 metri del Mount Logan ci sarebbe una vecchia piccozza: dal momento che Kammerlander non ne ha trovato traccia durante la sua scalata, è possibile che non sia arrivato sulla vetta vera, ma solo su una delle anticime della montagna.

“Sicuramente non c’è stata malafede – racconta Pircher -. Hans era convinto di aver scalato il Mount Logan e non ha di certo tratto alcun vantaggio da questa situazione. La vetta del Mount Logan è composta da sette cime, che sono in realtà quasi delle collinette, più o meno tutte vicine, alte diciamo pochissimi metri di differenza l’una dall’altra. Al rientro dall’ultima spedizione al Mount Tyree un giornalista tedesco ha chiesto ad Hans se in cima al Mount Logan avesse trovato una piccozza, che si dice si trovi sulla cima più alta della montagna. Dal momento che Hans non l’ha effettivamente trovata è sorto il dubbio che quella da lui salita non sia stata davvero la vetta del Logan. Così, per sgombrare ogni dubbio, ha deciso di tornarci nel prossimo maggio e sospendere fino ad allora il record”.

Un altro dubbio sarebbe stato sollevato in merito alla seconda vetta più alta dell’Indonesia, che secondo alcuni non sarebbe il Puncak Trikora (scalato invece dall’altoatesino), ma bensì il Puncak Mandala. “Questa informazione non trova però riscontro da nessuna parte – conclude il manager di Kammerlander -, dal momento che lo stesso ministero indonesiano ha indicato il Puncak Trikora, alto 4.711 metri, come seconda cima del Paese”.

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10 Commenti

  1. Hans sei grandissimo. Riscalare il Mount Logan per un dubbio è da fuori di testa ma anche da persona estremamente leale verso gli altri e soprattutto verso se stesso. Complimenti, sei un esempio.

  2. Giusto, hai sempre avuto idee originali e sei un grande protagonista della storia dell’alpinismo moderno
    In bocca al lupo.

  3. Giusto: hai avuto sempre idee originali e continui a scrivere la storia dell’alpinismo moderno.
    Hans sei grande.
    Complimenti Hans e in bocca al lupo.

  4. Questo signori è un Alpinista con la A maiuscola ed in grassetto….
    basta leggere uno dei suoi libri per capire quanto sia una persona semplice d’animo….
    tu avresti riso in faccia a brumotti se ti avesse chiesto di accompagnarlo … ha ha…
    grande.. continua cosi’…

  5. grande Hans,in silenzio ha scritto pagine importanti della storia dell alpinismo e sci alpinismo,forse senza di lui Messner i suoi 14 ottomila non sarebbe riuscito a farli.ricordo la traversata Gasherbrun I e II,ma credo che la sua salita storica l abbia fatta allo Shivling,forza Hans!

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