Turismo

Skipass: orientarsi in una selva di offerte

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BERGAMO — Diciamolo con onestà: andare a sciare, non è roba da tutti. Fare una settimana bianca, poi,lo è ancor di meno. Sì perchè sciare comporta una spesa non indifferente, soprattutto per famiglie consistenti. La situazione italiana è migliore rispetto agli altri paesi dell’arco alpino. Ma anche in Italia da quest’anno una giornata sui campi di sci è arrivata al fatidico tetto dei 40 euro.

Accade nel comprensorio Dolomiti Superski. Dove il ticket omnicomprensivo costa 40 euro, appunto. Si tratta di un aumento di un euro rispetto allo scorso anno. Ma tale da far scattare la percezione di una soglia abbattuta.
  
Consoliamoci, pensando che le austriache St. Anton e Sölden sono superiori di mezzo euro. Mentre a St. Moritz si arriva a 44,33 euro, e Chamonix siamo addirtittura a 46 euro.
 
Per ovviare al problema, i gestori degli impianti di risalita hanno aumentato l’offerta dei listini, in modo che gli sciatori possano scegliere la formula più adatta alle loro esigenze (sportive, familiari,o di budget).
 
Soluzioni miste che si aggiungono ad interessanti offerte, sconti, agevolazioni e benefit come assicurazioni, skipass con altri comprensori gemellati, talvolta oltreconfine. E’ il caso sempre di Dolomiti Superki che, per esempio, garantisce settimanali a metà prezzo a Vail (Stati Uniti), Bariloche (Argentina), Queenstown (Nuova Zelanda). Forse un po’ troppo lontani per l’utente medio.
 
Una formula che sembra piacere molto è quella degli skipass familiari. Ovvero, biglietto intero per un adulto, forti riduzioni o addirittura la gratuità per i bambini. E fino ai 12 anni forti sconti in ogni valle. Insomma, si investe nel futuro del turismo invernale.
 
Poi ci sono offerte del tutto particolari. Come quella della Riserva Bianca di Limone Piemonte che ha introdotto lo «Stagionale triennale finanziato» (c’è anche biennale). In cosa consiste? Nell’acquisto di uno skipass annule per le prossime tre stagioni.
 
Con questa formula si risparmia molto: si pagano 1350 euro invece di 1890. Si è al riparo
dagli aumenti e la società capitalizza. Ma è ovvio che stiamo parlando di prezzi e cadenze accessibili solo a persone piuttosto facoltose.
 
Infine, a Madesimo si sono inventati il ticket da 60, 90, 120 giorni. In pratica ministagionali. La frammentazione del tempo è ancora più spinta In Friuli. Nei comprensori di Piancavallo, Tarvisio,Ravascello-Zoncolan c’è lo skipass ad ore: con validità solo giornaliera quelli da 2 a 5 ore. Mentre quello da 30 ore ha durata stagionale. Il conto alla rovescia scatta al primo passaggio al tornello.
 
A Madonna di Campiglio ci sono anche le tessere a tempo. Ovvero 1, 2 o 3 ore a scelta nella giornata. Costano meno rispetto al "mattutino" e al "pomeridiano".
 
Insomma, tutte formule molte elastiche per venire incontro a portafogli che spesso non sono quelli di uno sceicco.

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