CHRISTCHURCH, Nuova Zelanda — Ha provocato persino il distacco di iceberg nel lago Tasman il forte terremoto che ha colpito quest’oggi la Nuova Zelanda. Una scossa sismica di magnitudo 6,3 della scala Richter ha investito in pieno Christchurch, seconda città del paese, causando almeno 65 morti e centinaia di feriti. Decine i dispersi, mentre centinaia di persone sono ancora intrappolate sotto le macerie.
“Il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi” ha detto il premier neozelandese John Key. Sono decine i dispersi mentre centinaia di persone sono ancora intrappolate sotto le macerie. Il sindaco di Christchurch Bob Parker che ha proclamato lo stato d’emergenza e chiuso l’accesso al centro città per garantire la sicurezza del pubblico e permettere alle squadre di soccorso di operare.
Nonostante ci siano edifici moderni e antisismici, proprio in centro città sono avvenuti i maggiori crolli. Colpita anche la vecchia cattedrale. La torre è completamente crollata. Forti danni anche al corpo centrale.
Il sisma è stato devastante per intensità e caratteristiche. Ha raggiunto magnitudo 6,3 e l’epicentro è stato rilevato a soli 4 chilometri di profondità, a poca distanza dal centro abitato.
Le immagini delle televisioni hanno documentato scene di panico fra le strade, profonde crepe negli edifici, numerosi crolli e macerie in centro. In diverse zone della città mancano l’acqua e l’energia elettrica. Nel lago Tasman, dicevamo, si sono formati iceberg di grandi dimensioni.
Secondo i dati rilevati dall’Istituto di geofisica americano (USGS) alla scossa principale sono seguite molte scosse di assestamento. Non è la prima volta che Christchurch, 340.000 abitanti, viene colpita da terremoti di forte intensità. per questo gran parte degli edifici è costruito seguendo severe norme antisismiche.
Il 4 settembre scorso, un terremoto di magnitudo 7.1 della scala Richter aveva causato danni ingenti, ma per fortuna nessuna vittima.
