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Dodo Kopold torna in campo con due vie nuove in solitaria

Kopold sulla Nordest del Rumanov Stit (Photo courtesy Dodokopold.com)
Kopold sulla Nordest del Rumanov Stit (Photo courtesy Dodokopold.com)

BRATISLAVA, Slovacchia — Due vie nuove di misto, aperte sui monti Tatra in velocità, in solitaria e in libera. Questa l’ultima prodezza dell’alpinsta slovacco Dodo Kopold che, dopo la serie di salite himalayane tanto straordinarie quanto contestate, torna sotto i riflettori con imprese compiute sulle montagne di casa.

Ricorderete Kopold per la pesante polemica di due anni fa riguardo la spedizione Baltoro Express, in cui perse il compagno Vlado Plulik. Dopo la spedizione, la Slovak Mountaineering Association aveva messo in dubbio la sua versione dei fatti, contestando anche le cime che Kopold aveva dichiarato di aver raggiunto: Gasherbrum I, II e Broad Peak.

Kopold aveva respinto tutte le accuse, dichiarando che si trattava di un “gioco sporco” e che prima o poi la verità sarebbe venuta a galla. E’ seguito oltre un anno di silenzio, in cui Kopold è rimasto lontano dai riflettori e dalla stampa. Ora ritorna, con due vie nuove aperte in patria.

“Vie estreme – ha detto Kopold -, di misto, con poche protezioni e frequentemente esposte alle bufere. Aperte secondo la mia filosofia del 3 in 1: scalare in un giorno, in libera e in solitaria”.

La prima via, lunga 500 metri, si estende sul Maly Ganek (2425 metri), e l’altra, di 800, sulla “Great wall”, la nordest del Rumanov Stit (2428 metri). Secondo quanto riferito da Climbing.com, sono state aperte tra il 18 e il 19 novembre: il primo giorno, in sei ore, Kopold ha salito la via sul Maly Ganek e il giorno dopo ha attaccato quello che doveva essere il suo vero obiettivo. In 13 ore ha aperto la via sul Rumanov Stit, gradata 5.11, M6.

Per il futuro cosa aspettarsi? Pare che Kopold stia pianificando un ritorno in Karakorum, dove in passato ha aperto vie nuove sulla Grande Torre di Trango (6.286 metri) e sull’Uli Biaho (6.417 metri). Di Kopold è anche una via nuova sull’Annapurna Sud (7.219 metri). Nel 2005, l’alpinista slovacco ha salito 3 ottomila in 4 mesi: Shisha Pangma, Cho Oyu e Nanga Parbat).

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