Papa Benedetto XVI: la montagna è speciale, sciare fa bene
ROMA — “La montagna è un ambiente speciale, dove torniamo a sentirci delle “creature”. Lo sci, e sport in generale, sono preziosi strumenti per lo sviluppo della persona, che impara a rispettare il suo corpo e ad entrare in relazione con gli altri”. Queste le parole di Papa Benedetto XVI ai maestri di sci italiani, che ha ricevuto nei giorni scorsi al Vaticano.
“La montagna è un ambiente che, in modo speciale, ci fa sentire piccoli – ha detto Papa Ratzinger ai maestri di sci – rendendoci capaci di interrogarci sul senso del creato, di guardare in alto, di aprirci al Creatore e ci rende consapevoli al nostro compito di essere custodi del mondo. L’atteggiamento giusto da assumere? Quello di un profondo sentimento di gratitudine e riconoscenza, ma anche di responsabilità nel conservare e coltivare l’opera di Dio”.
Il Pontefice, che nei giorni scorsi ha ricevuto una delegazione di maestri di sci italiani in procinto di iniziare la stagione invernale sulle piste, ha avuto parole di elogio per lo sport e la montagna in generale.
“Praticato con passione e senso etico, lo sport è scuola di valori umani e cristiani – ha detto il Papa -. Rientra tra i mezzi che concorrono allo sviluppo armonico della persona ed al suo perfezionamento morale e stimola capacità come la costanza nel perseguire gli obiettivi, il rispetto delle regole, la tenacia nell’affrontare e superare le difficoltà. Con lo sport la persona comprende meglio che il suo corpo non può essere considerato un oggetto, ma che, attraverso la corporeità, esprime se stessa ed entra in relazione con gli altri. Trovando l’indispensabile equilibrio tra la dimensione fisica e quella spirituale”.
All’incontro vaticano coi maestri di sci era presente anche il ministro degli Esteri Franco Frattini, che il Papa ha voluto ringraziare per l’intervento a favore dei cattolici iracheni feriti durante l’attentato a Baghdad del 31 ottobre.