Cronaca

Cortina, Marco Da Pozzo precipita dal campanile

L'alpinista Marco Da Pozzo appeso a una corda in montagna
Marco Da Pozzo Courtesy of Guide Alpine Cortina d'Ampezzo

CORTINA D’AMPEZZO, Belluno — Marco Da Pozzo, guida alpina e membro del Gruppo alpinistico degli “Scoiattoli”, è morto oggi sul campanile della Chiesa di Cortina d’Ampezzo. Era appeso alla torre per compiere alcuni lavori, quando è caduto sbattendo violentemente il volto e il torace al muro, provocandosi traumi mortali. Si tratta del secondo grave incidente degli Scoiattoli nel giro di un mese, dopo quello del presidente Stefano Dimai, precipitato all’interno del palazzo del ghiaccio durante la cerimonia d’inaugurazione dei mondiali di curling.

L’incidente è accaduto questa mattina e la vittima è Marco Da Pozzo: 44 anni, dal 1987 Scoiattolo di Cortina come suo fratello Massimo e suo padre Luciano. Si stava occupando per conto della parrocchia di fare alcune piccole riparazioni e cambiare delle lampadine, per questo era salito sulla torre campanaria della chiesa di San Giovanni e Giacomo, nel centro di Cortina d’Ampezzo.

Mentre si trovava appeso al muro però, è scivolato rimanendo sospeso a nel vuoto: la corda ne ha trattenuto la caduta, ma Da Pozzo ha sbattuto violentemente contro il muro del campanile. Terribili colpi al volto e al torace che non gli hanno lasciato scampo.

Subito i colleghi l’hanno soccorso, issandolo fino alla cima della torre e chiamando poi aiuto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia, i vigili del fuoco e l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che l’ha recuperato con una manovra in hovering. Trasportato all’ospedale, a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo.

Marco Da Pozzo era uno dei più forti alpinisti della zona, ed era salito in vetta al K2 nel 2004, anno del 50esimo anniversario dalla prima salita della montagna. Era arrivato in vetta alle 7.15 del 27 luglio con i colleghi Mario Dibona, Renato Sottsass e Renzo Benedetti, sotto lo sguardo soddisfatto di Lino Lacedelli, scoiattolo e primo salitore della montagna, che si trovava al campo base. Negli anni Novanta, Da Pozzo era stato membro della squadra degli Scoiattoli che aveva installato i primi pannelli solari al Laboratorio Piramide in Nepal, gestito dal Comitato EvK2Cnr.

Quello di Da Pozzo è il secondo drammatico incidente che ha colpito gli Scoiattoli nel corso dell’ultimo mese. Il primo, avvenuto il 2 aprile, ha coinvolto il presidente del noto gruppo alpinistico cortinese, Stefano Dimai “Cash”, che è precipitato rovinosamente all’interno dello stadio del ghiaccio durante la cerimonia di apertura dei Campionati mondiali di curling.

Dimai, 32 anni, è precipitato per un errore di manovra durante l’esibizione d’apertura, durante la quale gli Scoiattoli avrebbero dovuto scendere dal tetto in corda doppia. E’ sopravvissuto ma ha riportato un serio trauma alla colonna vertebrale. La caduta di circa 15 metri è stata aggravata dal peso di una “stone” da curling di circa 20 chili che Dimai portava sulle spalle.

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