Sono le montagne del Gran Sasso viste da Teramo quelle che campeggiano nel poster alle spalle dei grandi della terra riuniti al G8 dell’Aquila. Quel Gran Sasso che, con i suoi 2.912 metri, è il più alto massiccio montuoso degli Appennini. Uno splendido scenario all’ombra del quale Capi di Stato e Primi Ministri discutono il futuro del nostro pianeta.
Forse per la prima volta da quando esiste il G8, la montagna in particolare entra con prepotenza nell’immaginario e di certo fra i temi ambientali in discussione fra gli Stati più avanzati del pianeta. Proprio dalle montagne infatti, con i ghiacciai e l’acqua che ne deriva, occorre ripartire per comprendere e affrontare i problemi globali del pianeta: inquinamento, scioglimento dei ghiacci, estremizzazione dei fenomeni atmosferici, siccità,carenza idrica, problemi di sussistenza e sopravvivenza, financo alla fame che spinge milioni di esseri umani ad emigrare, con tutte le ricadute geopolitiche che questi fenomeni comportano.
Leggi la news su Montagna.tv: L’Aquila: la montagna protagonista al G8
[nggallery id=94]
G8: il cambiamento climatico al centro della seconda giornata
G8: accordo sul clima, ma la Cina dice “no”
Ambiente, i climber sfidano Obama
Da Polenza: vicini a una svolta epocale
Clima, maxi-summit a Venezia: fermare il riscaldamento
G8: 15 miliardi per combattere la fame