Parchi

Il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise

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Là dove 160 milioni di anni fa si ergevano possenti scogliere coralline immerse nelle acque tropicali, oggi ci sono enormi montagne. Dimora di questa svolta naturale è il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Si tratta di un’area protetta unica nata nel 1922 in cui convivono moltissimi habitat di grande pregio.

La storia del territorio è la stessa dell’Appennino centrale. Tutto è iniziato circa 200 milioni di anni fa, con la formazione della catena montuosa di origine calcarea.

In seguito, ai blocchi rocciosi si sono affiancati grandi giacimenti lagunari. Durante il sollevamento della catena alpina, alla laguna e al mare si sono sostituiti progressivamente strati di argilla ed arenaria che oggi osserviamo accanto alle alture.

Vette tondeggianti, tipiche dell’Appennino, si alternano ai ripidi pendii dell’ambiente alpino. I monti più alti sono il Greco (2.285 metri) e il Petroso (2.249 metri).

Meravigliose cascate e torrenti costellano il territorio. A questi si aggiungono i fiumi, come il Giovenco, il Volturno, il Sagro, e due bacini: il lago artificiale di Barrea e il lago Vivo, situato in una conca naturale di origine tettonica profonda 1600 metri.

Nel parco si può godere di splendidi scenari in ogni stagione dell’anno. La primavera e l’estate sono i periodi migliori per osservare tutte le varietà floreali e farsi inebriare dal loro profumo.

Il 60 per cento dell’intera superficie del parco è occupata da sconfinate faggete. Alberi e arbusti assumono tonalità pastello durante autunno e inverno. Ma svariate escursioni e passeggiate sono possibili in ogni periodo dell’anno.

Tra le duemila piante presenti, spiccano per la loro bellezza vari tipi di pini e betulle. A quote più elevate fioriscono viole, gigli rossi e un’orchidea gialla e nera chiamata scarpetta di Venere.

Tra il 1957 e il 1967 i disboscamenti causarono una grande perdita del patrimonio boschivo. Dal 1969 sono stati vietati tutti i tagli a uso industriale e le foreste sono tutelate con grande attenzione.

Gli animali più rappresentativi della riserva sono il camoscio d’Abruzzo, l’orso bruno marsicano e il lupo, avvistabili in condizioni di totale silenzio e tranquillità..

Nel parco si possono praticare svariate attività sportive: dalle classiche escursioni alle eccitanti gite in canoa. E per chi vuole rilassarsi c’è il birdwatching, hobby che consiste nell’osservazione e nello studio degli uccelli.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.parcoabruzzo.it

Valentina Corti

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