L’anello del Monte Croce, terrazza panoramica sulle Apuane meridionali
Lunga camminata con vista sul mare che porta su una delle più interessanti cime escursionistiche del massiccio toscano. E che permette di scoprire luoghi dove è passata la storia
“Se ci vai in maggio tutto il pendio finale è coperto da giunchiglie. Ce ne sono milioni, in nessun altro luogo è così”. Questo è il mantra che ti ripete chiunque sappia che sei diretto al Monte Croce, nelle Alpi Apuane Meridionali. Ok, tutto vero, tutto bellissimo. Ma questa montagna a 1314 metri di quota è una meta interessante per tutto l’anno. Per il magnifico panorama che si gode dalla vetta, per gli innumerevoli itinerari che la raggiungono rendendola accessibile anche a chi non è particolarmente in forma, e per gli spunti di interesse – ambientali e storici – che offre lungo in cammino. Proprio approfittando dei numerosi sentieri che ritagliano i suoi pendii abbiamo scelto di effettuarne il periplo completo con partenza e arrivo da Stazzema, il paese più comodo da raggiungere per chi arriva dalla Versilia e dalla costa tirrenica.
L’itinerario
Partenza. Stazzema (LU)
Dislivello: 950 m
Tempo di percorrenza: 5 ore
Difficoltà: E-EE
Dal parcheggio (623 m) si seguono i segnavia del sentiero n.6 in direzione della Foce di Petrosciana. Si cammina in salita, in un bosco prevalentemente di castagni, fino al ristoro di Casa Giorgini, da dove si prosegue per un lungo tratto in falsopiano fino alla Fonte di Moscoso (800 m), l’ultimo luogo dove riempire la borraccia. Ancora con lievi saliscendi, il sentiero n.6 raggiunge una cappelletta (attenzione, da queste parti è più frequente trovare l’indicazione “marginetta” a indicare gli edifici votivi accanto ai sentieri), dove si prende il sentiero sulla destra che in pochi minuti raggiunge la Foce di Petrosciana (961 m), storicamente uno dei valichi più frequentati da chi dalla costa tirrenica intendeva raggiungere la Garfagnana. Il Monte Croce è proprio sopra di noi, sulla destra, ma non esistono sentieri che lo risalgono direttamente da questo versante. Si continua quindi sul sentiero n.6 scendendo brevemente verso Fornovolasco fino a trovare l indicazioni del sentiero 137. Poco frequentato ma ben segnalato, è lui che accompagna con un lungo traverso che taglia le pendici del Monte Croce fino alla Foce del Termine (1.132 m). dove si trovano ancora i cippi di confine con inciso GDT (Granducato di Toscana) e DM (Ducato di Modena). In questo luogo c’era il confine tra l’alta Versilia appartenente alla Toscana e la Garfagnana Estense appartenente a Modena. Il sentiero 108 porta in breve alla base del ripido (e per alcuni infinito) pascolo che conduce alla vetta del Monte Croce . Non c’è un cartello che indica la direzione per la cima, a le tracce sono molto evidenti e ci si può affidare anche ai bolli blu dipinti sulle pietre.
Dalla cima, caratterizzata da una croce piuttosto malconcia, si gode un panorama di grande bellezza: proprio di fronte c’è il Gruppo delle Panie, a sinistra il Monte Nona e il Monte Matanna, e volgendo lo sguardo verso il mare si osservano il Monte Piglione e il Monte Prana. Più distanti, verso Est, chiudono l’orizzonte i profili dell’Appennino che sovrastano la Garfagnana.
Siamo in vetta, ma per concludere l’anello occorre fare ancora molta strada. Si scende dapprima lungo il versante opposto del pendio sommitale fino a incontrare nuovamente il sentiero 108, che si prende a destra. Il tracciato è comodo, ma occorre muoversi con cautela nel tratto delle Scalette, che si incunea in uno stretto canyon. Opportune catene aiutano i più incerti, ma non ci sono grosse difficoltà o esposizioni. Usciti dal canyon si nota l’intaglio della Foce delle Porchette (982 m), prossima tappa dell’anello. Il Valico che separa il Monte Croce dal Monte Nona è raggiunto da numerosi sentieri. Cartelli bene evidenti indicano la direzione per Stazzema, Una ventina di minuti di discesa riportano sull’iniziale sentiero n.6, che si raggiunge appena a monte della Fonte Moscoso. Da qui si rientra al punto di partenza seguendo l’itinerario di salita.
Come arrivare
Dall’uscita Versilia della A12 si seguono le indicazioni per Seravezza, Ponte Stazzemese e Stazzema. Poco prima di entrare in paese si prende l’ampia strada sulla destra che in un paio di chilometri porta al parcheggio (a pagamento) dove inizia l’itinerario.
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