Con le ciaspole (o gli sci) verso i laghi dell’Alta Val Formazza
Si sale lungo le strade tracciate al tempo della costruzione delle dighe, quindi senza difficoltà tecniche. Lo storico rifugio Maria Luisa prezioso punto di appoggio in quota
Adagiato su un altopiano a 1728 metri di quota, Il villaggio Walser di Riale, con le case tradizionali in legno e pietra, è l’ultimo nucleo abitativo della Val Formazza, all’estremo nord del Piemonte. L’inverno, in zona, è sempre ricco di neve e consente di muoversi con gli sci di fondo, da skialp e con le racchette da neve.
Il circuito per il fondo si snoda nei pressi del villaggio di Riale, mentre per lo scialpinismo gli unici limiti riguardano le normali precauzioni di sicurezza, secondo lo stato di consolidamento del manto nevoso, soprattutto per quanto riguarda tutta la zona circostante il Lago del Sabbione, culminante con la Punta d’Arbola, al confine con l’Alpe Devero.
Incombente, sopra Riale, si erge il gruppo di Ban (3027 m), affiancato a sinistra dalla Punta del Vallone (2914 m) e a destra dalla Punta della Sabbia (2957 m). Sul versante opposto, invece, si ammira il Basodino (3273 m), al confine con la Svizzera. Tra le case di Riale, spicca sicuramente la chiesetta gialla, costruita appositamente dopo l’allagamento che ha originato il limitrofo lago artificiale di Morasco sommergendo la vecchia chiesa, così come il villaggio stesso, un tributo non insolito per la Val Formazza che ha subito notevoli modifiche al proprio paesaggio, proprio a causa dei numerosi bacini idroelettrici, opere che non sono state in grado di affievolire il valore estetico di questi luoghi.
L’itinerario
Partenza e arrivo: Formazza (VB), località Riale
Dislivello: + 585 m
Tempo di percorrenza: 5 ore (a/r)
Difficoltà: E, in genere battuto
Da Riale, nei pressi del primo parcheggio, si seguono i cartelli gialli (visibile anche in Inverno) che conducono alla carrozzabile che, con ampi e docili tornanti, si inerpica lungo la montagna (spesso è battuta e pistata). Salendo di quota, la vista diviene sempre più ampia, sia sui sottostanti prati bianchi della piana di Riale, sia sulle vette che circondano ad anfiteatro la testata della Val Formazza. In particolare si notano, incombenti sopra le immobili acque ghiacciate del Lago di Morasco, il Corno di Ban (3027 m), la Punta della Sabbia e i Gemelli di Ban e, poco più lontano, la catena del Monte Giove (3009 m).
Al termine dei tornanti si prosegue in una valletta, con qualche saliscendi, ove è situata la confortevole struttura del Rifugio Maria Luisa (2157 m). La storia del Rifugio è, come per molte altre strutture della val Formazza, legata all’Enel. La struttura era infatti destinata ad ospitare gli operai che lavorarono alla costruzione degli impianti idroelettrici della diga di Valtoggia. La stessa strada che conduce a Riale fu costruita dall’Enel, sempre per favorire lo sfruttamento idroelettrico. Nel 1937, il Cai di Busto Arsizio acquistò la struttura trasformandola nell’attuale rifugio.
Dal Rifugio Maria Luisa numerose sono le possibilità di escursioni con racchette o sci, di varia difficoltà. Raggiungere il bacino del Lago Toggia (2191 m) richiede pochi minuti e, senza fatica, consente di ammirare un panorama vario e suggestivo. Proseguire verso il Passo San Giacomo consente di costeggiare il lago e di ammirare un panorama ancora più vasto. Si costeggia il lago Toggia sul lato orografico destro (sinistra nel senso di marcia), ciaspolando in Val Toggia. Il percorso prosegue, sull’ampia mulattiera estiva, con moderato dislivello e in lieve pendenza che aumenta leggermente nell’ultimo tratto, sino al Passo San Giacomo (2313 m). Il valico metteva in comunicazione la Val Formazza e la zona di Domodossola, con il Gottardo, in Svizzera ed era molto frequentato per questioni commerciali.
Il Lago Castel
Oltre all’escursione appena descritta, è interessante anche quella che porta al Lago Castel (anche Kastel), sempre dal rifugio Maria Luisa. Dalla struttura si torna sui propri passi, lungo il sentiero di salita per pochi minuti, sino ad incrociare, sulla sinistra nel senso di marcia, la deviazione. Spesso i cartelli gialli sono visibili anche in inverno, secondo la quantità di neve. Si sale, quindi, in moderata pendenza, sino a raggiungere un altipiano dove è adagiato il Lago Castel (2223 m; 30 minuti; + 100 m di dislivello; semplice) sovrastato dall’imponente vetta del Basodino.
Come arrivare
Per raggiungere Riale si percorre fino al termine la A8 fino a Gravellona Toce. Si continua sulla superstrada in direzione Sempione dalla quale si esce poco dopo Domodossola seguendo le indicazioni per Crodo e la Val Formazza che si risale per tutta la sua lunghezza fino a Riale.
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