Itinerari

Gita autunnale al Refuge du Thabor, nella magnifica Valle Stretta, tra Piemonte e Francia

La vallata alle spalle di Bardonecchia (To) è teatro di magnifiche escursioni anche in questa stagione anche se arriva la prima neve. Si cammina in territorio francese, ma il punto di partenza si raggiunge dall’Italia

La Valle Stretta si stacca dalla piemontese Val di Susa, nella zona di Bardonecchia, poco dopo Melezet. Si trova, politicamente, in territorio francese, ma da un punto di vista geografico è italiana, appartenendo al bacino della Dora Riparia. E’ possibile camminare verso molte mete, tra le quali vette, altipiani panoramici e alcuni laghi esteticamente molto interessanti. Ci sono percorsi per tutte le stagioni, anche invernali con le ciaspole o con gli sci, favoriti anche dai generosi periodi di apertura dei rifugi Re Magi e III Alpini che accolgono gli escursionisti all’altezza della Grange Valle Stretta, con un panorama già molto interessante sul gruppo del Monte Thabor (3178 m). Il Refuge du Thabor, pur confortevole, è la classica struttura di medio alta quota e appartiene al Club Alpino Francese (2502 m). Generalmente, è aperto da metà giugno a metà settembre e, in inverno, da fine febbraio a fine aprile, ma anche nei periodi di chiusura viene raggiunto da numerosi escursionisti, attratti da un itinerario di notevole bellezza. E’ disponibile un locale invernale, sempre aperto (meglio informarsi, a prescindere).  

L’itinerario 

Partenza e arrivo: Loc. Grange di Valle Stretta (1765 m), Nevache
Dislivello: + 750 m
Tempo di percorrenza: 5 ore (a/r)
Difficoltà: E

Dai rifugi Re Magi e III Alpini, si cammina lungo la sterrata, per zone di pascolo e tratti di bosco, soprattutto di larice. Si superano l’Alpe Damon e l’oratorio di San Bartolomeo (1849 m). Si continua ancora sulla sterrata lungo il torrente, in vista delle cime di Punta Gasparre, Punta Melchiorre (2948 m) e Punta Baldassarre (3156 m), sino ad un bivio, con indicazioni per il Lago Verde che rappresenta una breve digressione dal percorso principale e che si raggiunge in circa 20 minuti. Il Lago Verde è una piccola perla smeraldina, con i colori cangianti dei larici che si riflettono nelle chiare acque. Tornati sui propri passi, si prosegue tra i larici sino al Piano della Fonderia (1911 m), dove si attraversa il ponte, per salire ripidamente sino ad una zona dove i larici si alternano ad alcuni esemplari di pino uncinato. Si sale in zona brulla, tra rocce, nel Vallon Tavernette, con bella vista sulla Rocca Bernauda (3228 m), sulla Gran Somma (3105 m) e sul gruppo del Sérous. Si superano alcuni piccoli laghetti, alcuni di fusione, circondati da scarsa e bassa vegetazione arbustiva, tra cui cespugli di rododendri. Si prosegue lungo il falsopiano delle Tavernette (2197 m). Indicazioni consentono di continuare, con bella vista sul Pic du Thabor (3207 m) e sul Monte Thabor (3178 m), e di salire sino al Colle di Valle Stretta (2434 m), con bella vista panoramica sulle catene montuose di Francia e Piemonte. Si cammina sino ad altra indicazione (cartelli) che devia verso sinistra, per poi salire l’ultimo pendio, a tratti ripido, che consente di raggiungere il Refuge du Mont Thabor (2502 m).  

I Rifugi Re Magi e III Alpini, a piedi, con gli sci o con le ciaspole 

In inverno, con la neve, la salita ai due rifugi Re Magi e III Alpini (uno accanto all’altro) è sicuramente una gita interessante. Se le condizioni del manto nevoso lo consentono, con sci d’alpinismo, sci da fondo o ciaspole, si segue il sentiero pedonale della Valle Stretta, che si snoda sulla sinistra idrografica del torrente. Anche in estate, volendo percorrere il sentiero a piedi, si inizia dal Pian del Colle (località Mélezet 1443 m), poco prima del campeggio omonimo. Si cammina sulla carrozzabile, superando il confine con la Francia, all’altezza della località Sette Fontane. Nei pressi di un tornante, si abbandona la carrozzabile, per prendere il sentiero che porta al piano dei Militi sino alla ex casermetta. Si continua ancora seguendo le indicazioni, sino alla Grange Valle Stretta e ai rifugi. Per superare i 350 metri di dislivello, sono necessarie circa 1,30 ore, secondo la quantità e la portanza della neve. Con manto nevoso stabile è possibile proseguire oltre. Il Rifugio Re Magi, in inverno, è generalmente aperto dal 26 dicembre a Pasqua.

Il Rifugio III Alpini, in inverno, è aperto i fine settimana di novembre e dicembre, su prenotazione, e dal 26 dicembre al 6 gennaio.

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